L’Inps recede dalle convenzioni con le banche per le necessarie modifiche
ROMA – Dal 1° Aprile sono in vigore nuovi tassi effettivi globali medi ai fini della legge sull’usura ed i conseguenti tassi soglia sulla cessione del quinto dello stipendio e della pensione. È quanto sottolinea l’Inps in una nota, nella quale comunica anche il recesso dalle convenzioni con gli istituti di credito per apportare le necessarie modifiche.
“Il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. DT24126 del 27 Marzo apporta modifiche alle classi di importo rilevanti ai fini delle operazioni di cessione del quinto dello stipendio e della pensione, tenuto conto che fino ad oggi dette classi di importo sono state così suddivise < 5.000 euro e > 5.000 euro e che le future classi di importo dei prestiti sono rimodulate secondo i seguenti valori: < 15.000 euro e > 15.000 euro” si legge nella nota Inps.
“L’attuale schema di Convenzione dell’INPS, finalizzata a disciplinare l’estinzione dietro cessione del quinto della pensione di prodotti di finanziamento concessi ai pensionati, fa specifico riferimento ai parametri che sono stati fino ad oggi vigenti ai fini del calcolo dei tassi soglia convenzionali” aggiunge l’Inps.
“Tali tassi non sono più vigenti alla luce del decreto su menzionato e pertanto l’Istituto, essendo impossibilitato nell’immediatezza agli adeguamenti tecnici e contrattuali, intende avvalersi della facoltà di recesso unilaterale dalle convenzioni finora stipulate con le Banche e gli Intermediari finanziari a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto stesso. Seguiranno apposite comunicazioni formali a ciascuna delle società interessate” sottolinea ancora l’Istituto pensionistico.
“Si assicura che tutte le società in regime di convenzionamento potranno stipulare i nuovi contratti di finanziamento a far data dal 1° Aprile 2017 in regime di accreditamento. Sarà possibile operare in regime di convenzionamento a seguito dell’approvazione di un nuovo schema convenzionale da parte di questo Istituto. Le relative procedure informatiche rimarranno sospese per il tempo strettamente necessario all’adeguamento alle nuove normative” conclude l’Inps.