Coldiretti Calabria: “Basta disperdere fondi comunitari”


La Regione Calabria riapre ai mosti corretti in cantina
Il Presidente di Coldiretti Calabria Molinaro

Molinaro: difesa del suolo e gestione risorse idriche e ambientali non possono farci partire sempre da zero disperdendo fondi comunitari e competenze

Sui fondi comunitari e i “Contratti di Fiume” è necessario rimettere la palla al centro senza fughe in avanti che rischiano di generare solo confusione Istituzionale e quindi condividere assetto e strategie.

Questo quanto chiede Coldiretti in una lettera scritta all’Assessore alla Pianificazione Territoriale prof. Francesco Rossi che nei giorni scorsi, sull’argomento, ha tenuto una Conferenza Stampa.

“Con le scelte finora fatte – commenta Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – da una parte si continua a sovrapporre competenze, programmi e risorse (Fondi Comunitari, Patto per la Calabria, Strategia Aree Interne, Forestazione ecc.) senza una strategia  condivisa con priorità ed obiettivi chiari, raggiungibili e misurabili; dall’altro, si rischia di snaturare  la mission istituzionale dei Gruppi di Azione Locale  che sono soggetti privati collegati alla durata del PSR, che non possono essere, visti anche i ritardi nella realizzazione dei Piani di Azione Locale, i soli soggetti cardine su cui ruotano i “Contratti di Fiume.

Del resto, la DGR n.301 del 28/07/2016 ha impegnato 350mila €uro per la redazione dell’Atlante Regionale degli obiettivi dei “contratti di fiume”. È un rischio – continua – che avvertiamo fortemente e siamo preoccupati della ricerca, da parte della Giunta Regionale, sempre di nuovi soggetti candidati a ruoli taumaturgici che può generare un intrico di competenze e funzioni ad assetto variabile e imprevedibile. Un modo di agire e programmare – si legge – che vuole, non capiamo il perché, partire da zero disconoscendo competenze, esperienze sul campo, studi, professionalità, attività con la quasi certezza di dissipare risorse pubbliche europee.

Coldiretti è molto interessata all’attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a livello di bacino e sottobacino idrografico, di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia del rischio idraulico.

È in gioco ruolo e funzioni nel settore della difesa del suolo, della salvaguardia ambientale, dell’irrigazione nonché per la rinaturalizzazione dei corsi d’acqua e per la fitodepurazione. La normativa chiama in causa anche l’Autorità di Bacino, in concorso con gli altri enti competenti, che predispone il programma di gestione dei sedimenti a livello di bacino idrografico (in Calabria sono 13) quale strumento conoscitivo, gestionale e di programmazione di interventi relativi all’assetto morfologico dei corridoi fluviali.   In questo contesto può trovare giusta collocazione il ruolo dei Consorzi di Bonifica e Irrigazione che, hanno una governance fatta di agricoltori, comuni, regione e provincie, e spiccate competenze tecnico-organizzative, ribadite ultimamente anche nel “Programma Regionale per le attività di sviluppo nel settore della Forestazione e per la gestione delle Foreste Regionali 2017”, approvato da Consiglio Regionale il 28 marzo u.s.  con particolare riferimento al Capitolo 3 “Sistema e Difesa del Suolo”.

Ad avviso della Coldiretti occorre maggiore linearità del sistema, e se si dovesse mantenere questa impostazione, potremmo trovarci di fronte ad una nuova occasione mancata.  È fondamentale che, – chiede all’Assessore, si ristabilisca certezza e chiarezza poiché l’impostazione attuale appare asfittica, a meno che non si vogliano snaturare completamente gli assetti Istituzionali e rendere complicato capire, da un territorio all’altro, chi farebbe cosa e chi sono i soggetti competenti e che hanno le “competenze” e le funzioni.