Il Parlamento europeo voterà domani nuove regole per garantire migliori controlli sui centri di test e le autorità nazionali che approvano i veicoli
STRASBURGO – Dopo lo scandalo delle emissioni auto truccate è in arrivo una revisione delle norme per l’omologazione allo scopo di prevenire nuove frodi.
Domani il Parlamento modificherà le norme e le procedure di omologazione per le auto dell’Unione europea. Si voterà per rendere i test ambientali e di sicurezza più indipendenti e per rafforzare il controllo nazionale e europeo sulle auto già in circolazione.
Gli eurodeputati della Commissione mercato interno propongono emendamenti alla proposta della Commissione europea per garantire migliori controlli sui centri di test e le autorità nazionali che approvano i veicoli per la vendita.
Inoltre, propongono di intensificare la supervisione delle auto già in circolazione e di garantire alla Commissione poteri di verifica per controllare il corretto svolgimento delle procedure di omologazione da parte delle autorità nazionali e, in alcuni casi, di testare direttamente le auto.
Secondo le norme così modificate, ogni anno gli stati membri dell’Ue dovrebbero testare almeno il 20% dei modelli d’auto immessi sul mercato nazionale l’anno precedente. Dovrebbero, inoltre, ottenere l’approvazione della Commissione per i loro “programmi nazionali di supervisione”, che sarebbero poi soggetti a una revisione periodica.
I produttori di automobili che violano le norme, per esempio falsificando i risultati dei test sulle emissioni, rischierebbero sanzioni amministrative fino a 30.000 euro per veicolo. Le sanzioni potranno essere applicate dalla Commissione nel caso in cui nessuna ammenda venga imposta a livello nazionale.
Il voto darà ai negoziatori del Parlamento, guidati dal britannico Daniel Dalton (ECR), un mandato per iniziare le “consultazioni a tre” con il Consiglio e la Commissione. Il Consiglio deve ancora concordare la sua posizione prima che le consultazioni possano iniziare.
Le nuove norme che arrivano in Aula cercano dunque di rimediare alle falle nei controlli sulle case automobilistiche. Nel Febbraio scorso, la Commissione d’inchiesta sulla misurazione delle emissioni nel settore automobilistico (EMIS) ha terminato il proprio anno di lavori con una relazione e un progetto di raccomandazioni.
I membri della commissione d’inchiesta hanno concluso che, anche se la Commissione europea e gli Stati membri erano già a conoscenza, un decennio fa, che i test di laboratorio sulle emissioni di ossido di azoto sulle auto diesel (NOx) si differenziavano nettamente da quelli misurati sulle strade, non sono riusciti ad agire in modo appropriato per proteggere la qualità dell’aria e la salute pubblica.
Ora l’Europa è pronta a varare regole più chiare, più stringenti e applicate in maniera migliore. Le nuove norme che sostituiscono le misurazioni irrealistiche svolte in laboratorio con i test definiti “in condizioni reali di guida” dovrebbero essere adottate rapidamente, con l’aggiunta di nuovi poteri di supervisione per l’Ue sull’omologazione e il sistema di sorveglianza per i veicoli a motore già sul mercato.