La presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente: “Divieti e sanzioni severe anche in altri Paesi asiatici”
MILANO – Taiwan dice basta al consumo e alla vendita di carne di cane e di gatto e lo fa approvando una legge ad hoc. “È la prima del suo genere in Asia, uno straordinario passo avanti rispetto alla crudele tradizione diffusa in molti Paesi dell’Estremo Oriente” è il commento di Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente.
Secondo la portavoce in Italia della World Dog Alliance, una delle più importanti associazioni no-profit impegnate nella lotta contro il mercato della carne di cane, “il risultato ottenuto a Taiwan mostra quanto può essere prezioso il lavoro degli attivisti che da anni si battono perché i migliori amici dell’uomo non finiscano sul piatto, come ancora avviene in Corea, in Cina e in Vietnam”.
“Da parte nostra – assicura l’ex ministro – continueremo nell’azione già intrapresa lo scorso anno: far pressione sul governo italiano e sulle autorità europee perché a loro volta persuadano i Paesi dov’è ancora diffusa l’usanza di mangiare carne di cane a contrastare questo turpe mercato con divieti e sanzioni severe”.
“La vittoria a Taiwan, per la quale ringraziamo la Wda, è il primo passo verso il definitivo superamento di tradizioni sempre più indebolite, nelle culture dell’Est asiatico, dai mutamenti sociali” ha concluso.