Chiusa la prima edizione di “Cibus Connect” a Parma: Grande soddisfazione delle aziende alimentati e dei buyer
Parma – Ha chiuso i battenti oggi a Parma la manifestazione fieristica del food and beverage italiano Cibus Connect. Una fiera nuova, di soli due giorni che ha visto la partecipazione di 400 aziende espositrici, 1000 buyer esteri e 10.000 operatori complessivi tra la prima e la seconda giornata. Il format di Cibus Connect, che si terrà negli anni dispari, prevede un mix di esposizione, workshop e business matching. Particolare interesse ha suscitato l’ampia sezione di show cooking, concentrata in un’area dedicata, in cui le aziende hanno presentato i loro nuovi prodotti.
La nuova fiera ha riscosso la soddisfazione convinta delle aziende alimentari.
“Cibus Connect è stata una sorpresa positiva – ha dichiarato Gianpiero Calzolari, Presidente di Granarolo – anche se poteva essere un’incognita. Il nostro stand ha registrato una buona presenza di buyers, sia italiani che stranieri, ed abbiamo presentato i nostri prodotti congelati, dedicati soprattutto all’export”.
“E’un progetto molto innovativo – ha riferito Francesco Mutti, Ceo di Mutti Spa – ed il risultato è stato eccellente che ha eliminato qualche dubbio iniziale, per cui vanno fatti i complimenti a Fiere di Parma. La manifestazione è snella ed abbina la agilità di una manifestazione che dura due giorni con una immediatezza ed una efficacia rara in termini di costa di struttura”.
I lavori della seconda giornata sono stati aperti da Andrea Olivero, Vice Ministro delle Politiche Agricole e Alimentari, che ha espresso il suo apprezzamento per questo nuovo format di manifestazione fieristica e ha invitato tutti gli attori a fare la propria parte e a dare un contributo per il potenziamento dell’export agroalimentare: “Il Governo, favorendo e facilitando l’accesso ai mercati e vigilando nel contempo sulla autenticità dei prodotti; gli imprenditori facendo massa critica e insieme promuovendo strategie comuni di crescita che possano trovare un valido strumento nelle denominazioni DOP e IGP, che al meglio rappresentano l’alto valore aggiunto che i nostri prodotti traggono dagli imprescindibili legami con i territori di origine”.
Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare, che organizza Cibus insieme a Fiere di Parma ha dichiarato: “Qui a Cibus Connect le imprese vengono a illustrare cosa differenzia il sistema produttivo italiano rispetto a tutti gli altri Paesi. Ricordiamo che la produttività per ettaro della pianura padana è la più grande del mondo. L’industria alimentare ha imboccato con decisione la strada della innovazione e della sostenibilità. Le innovazioni di prodotto tuttavia non devono snaturarlo”.
A Cibus Connect si è anche parlato del mercato USA, nel corso del workshop organizzato da The Progressive Grocer. I rivenditori di prodotti alimentari gourmet nel mercato statunitense hanno una cosa in comune: devono affrontare una concorrenza più spietata che mai da tutti i canali di vendita al dettaglio. Tutti i rivenditori, qualsiasi siano i loro volumi di vendita, hanno bisogno di differenziarsi. In questo incontro, i relatori hanno condiviso le loro storie di successo, spiegando l’origine dei loro prodotti, il ruolo del cibo e dei vini italiani nei loro negozi, e discutendo in generale di tutto ciò che influenza al momento il mercato statunitense.