Nella Giornata Mondiale della Terra – Earth Day 2017 il mondo scientifico si mobilita sulla Marcia per la Scienza, a sostegno della ricerca e in difesa del metodo scientifico contro interferenze esterne, in primo luogo rispetto al cambiamento climatico.
Diversi eventi “March for Science” in tutto il mondo; a Roma si sfila dal Pantheon a Campo de’ Fiori. Al Pincio un palco per scienziati, artisti, testimonial e la commemorazione di Danilo Mainardi. Sabato 22 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Terra (Earth Day), il centro di Roma sarà teatro della “Marcia per la Scienza” organizzata da diverse associazioni riunite nel Comitato Marcia per la Scienza.
La manifestazione è inserita in un calendario internazionale di mobilitazioni simili che si terranno, nello stesso giorno, in numerose città del mondo. L’evento più importante si svolgerà lungo il Mall di Washington, il lungo viale presso la Casa Bianca già teatro in passato di manifestazioni epocali per i diritti civili.
La “March for Science” è stata ideata come presa di posizione del mondo scientifico per richiamare i cittadini del mondo a supportare e tutelare i metodi scientifici e chi opera nell’ambito della ricerca. La comunità scientifica statunitense è particolarmente impegnata nella protesta contro la crescente interferenza della politica e di interessi economici su questioni di enorme interesse sociale, come il clima, la salute, l’inquinamento, ecc. I risultati delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti sono una vittoria per coloro che sostengono il negazionismo riguardo ai cambiamenti climatici, minacciando seriamente di influenzare le politiche energetiche e ambientali degli Stati Uniti.
Le dichiarazioni negazioniste di Donald Trump, prima e dopo la sua ascesa alla Presidenza, i consistenti tagli alle politiche ambientali, e in particolare al Climate Action Plan, alla ricerca e all’istruzione, e la concreta possibilità che il neo Presidente venga meno anche agli Accordi di Parigi, firmati dal suo predecessore appena un anno fa, sono tra le motivazioni più forti che hanno spinto all’organizzazione della marcia.
La “Marcia per la Scienza” di Roma si inserisce in questo contesto globale, aggiungendo le tematiche della cronica arretratezza del nostro paese nei confronti riguardo alle politiche di istruzione superiore, ricerca e sostegno al mondo scientifico italiano.
Dal manifesto della Marcia per la Scienza: “Il tentativo tutt’ora in atto di caratterizzare i risultati delle ricerche scientifiche come una mera opinione di parte, che ha dato al Governo Federale statunitense la legittimità di rifiutare l’evidenza scientifica, è un problema urgente e critico. È arrivato il momento, per le persone che supportano la ricerca scientifica, di prendere posizione pubblicamente.
Anche nel nostro Paese, la Marcia per la Scienza partirà dal Pantheon alle 16 di sabato 22 aprile, per terminare alle 17 in piazza Campo de’ Fiori, al cospetto della statua di Giordano Bruno, preso a simbolo della resistenza della ragione al cieco oscurantismo. Successivamente, dalle 17 alle 19, il Villaggio per la Terra, la manifestazione di Earth Day Italia che riunirà dal 21 al 25 aprile gran parte del mondo ambientalista italiano in cinque giornate di dibattiti, focus e convegni a Villa Borghese, offrirà ai partecipanti alla marcia il suo palco per due ore di interventi di scienziati, ricercatori, divulgatori e artisti, a sostegno della causa della scienza.