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Giornata della Terra, appello a Juncker di 500 associazioni: “Salva il suolo”

Al via la nuova edizione della Settimana del Pianeta Terra. Escursioni, attività didattiche, giochi di ruolo, mostre e seminari sono solo alcuni degli eventi organizzati dall’INGV a Napoli, Milano, Varese, La Spezia, Roma e Catania

Ogni giorno vengono urbanizzati o degradati 500 ettari di suolo europeo

Ogni giorno in Europa degradati 500 ettari di terra fertile: sabato giornata di mobilitazione per dire stop al consumo di suolo

Negli ultimi 50 anni in Europa la superficie coperta di cemento e asfalto è raddoppiata

ROMA – Sabato 22 Aprile in tutto il mondo si celebra la Giornata della Terra 2017 (Earth Day) e proprio in questa occasione 500 associazioni hanno lanciato un appello al presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker.

L’appello, inviato in vista della Giornata della Terra, fa riferimento all’obiettivo delle Nazioni Unite “fermare il degrado di suolo a livello globale entro il 2030” ed è rivolto alla Commissione Europea affinché faccia la sua parte, con la consapevolezza che le politiche europee hanno un’impronta molto profonda sui suoli e i territori del resto del mondo.

A lanciarlo sono i promotori dell’Iniziativa dei Cittadini Europei “People4Soil”, a nome delle 500 organizzazioni che hanno aderito al network europeo (www.salvailsuolo.it). Al presidente della Commissione europea si chiede di fermare il consumo di suolo sviluppando un quadro legislativo vincolante per gli Stati Membri, che riconosca al suolo lo status di “bene comune” proprio come l’aria e l’acqua.

“La superficie agricola europea, pari a 170 milioni di ettari, benché ragguardevole, non è in grado di rifornire il mercato europeo delle materie prime, che dipende in larga misura dalle importazioni. Se abbiamo un così forte bisogno di terre coltivate, la priorità dovrebbe essere proprio quella di proteggere il nostro suolo” si legge in una nota congiunta delle associazioni.

“E invece ogni giorno vengono urbanizzati o degradati 500 ettari di suolo europeo, e in molti casi il degrado corrisponde a una perdita definitiva della risorsa, ad esempio in seguito a urbanizzazioni” aggiungono.

“Il suolo è la risorsa naturale più preziosa e scarsa in Europa, ma non la proteggiamo. Negli ultimi 50 anni, in Europa la superficie coperta di cemento e asfalto è raddoppiata, arrivando a 20 milioni di ettari: due volte la superficie agricola italiana. Senza contare tutte le altre minacce a carico dei suoli: 3 milioni di siti contaminati, 10 milioni di ettari gravemente danneggiati dall’erosione e 14 milioni a rischio desertificazione sono alcune cifre di danni già registrati. Se vogliamo che la comunità internazionale arresti il degrado di suolo, dobbiamo iniziare dalla nostra casa comune: è urgente una direttiva europea per la tutela dei suoli!” si legge ancora.

In Italia la task force formata da ACLI, Coldiretti, FAI, INU, Legambiente, LIPU, Slow Food e WWF punta il dito anche sulla grave empasse del progetto di legge nazionale contro il consumo di suolo, da tre anni rimpallato dalle commissioni delle due Camere e, da 11 mesi, impantanato al Senato:.

“L’Italia per una volta poteva essere capofila europea, come primo Paese a darsi regole per il contenimento del consumo di suolo, ed invece quel provvedimento, che pareva sospinto da consenso unanime, sembra essersi infilato in un tunnel di cui ancora non si vede la fine” spiegano le associazioni.

“Eppure una politica attiva a difesa del suolo è anche una politica di sicurezza e sviluppo economico: suoli sani e ricchi di sostanza organica consentono produzioni agricole di maggior qualità e più resistenti ai rischi climatici. Allo stesso tempo fermare la cementificazione di suoli agricoli è l’unico modo per concentrare gli investimenti edilizi nei luoghi che hanno davvero bisogno di rigenerazione: le città. Si tratta di una politica di sviluppo di lungo termine, che salvaguarda le risorse e il patrimonio europeo, ma è anche il caposaldo delle strategie di mitigazione e adattamento climatico” aggiungono le diverse sigle.

Per questo nella Giornata della Terra le 500 associazioni che hanno sottoscritto la lettera a Juncker chiamano a raccolta tutti i cittadini, invitandoli a sottoscrivere l’Iniziativa dei Cittadini Europei su www.salvailsuolo.it.

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