Il Codacons attacca: “Inapplicabile fino a che non saranno in commercio i 4 vaccini obbligatori per legge”
TRIESTE – All‘infinita polemica sui vaccini, che ogni giorno riserva novità, si aggiunge oggi un altro capitolo. Il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del Tar del Friuli legittimando così l’obbligo di vaccinazione introdotto dal Comune di Trieste per l’accesso dei bambini ad asili nido e scuole materne.
“Ma la decisione del Consiglio di Stato non cambia di una virgola la situazione: la legge varata dal Comune di Trieste sulle vaccinazioni è e resta inapplicabile” attacca il Codacons.
“Questo perché in commercio non esistono singolarmente i 4 vaccini obbligatori previsti dalla legge, e ai bambini può essere somministrato solo l’esavalente, che contiene anche due vaccini non obbligatori e che non possono essere in alcun caso imposti ai genitori” spiega l’associazione dei consumatori.
“Nel ribadire la correttezza della sentenza del Tar, il Consiglio di Stato di fatto conferma quanto scritto dai giudici amministrativi del Friuli circa l’impossibilità di obbligare le famiglie a somministrare ai propri figli i vaccini non obbligatori” prosegue il Codacons.
Il Tar del Friuli sosteneva infatti testualmente: “Quanto all’asserita impossibilità dell’oggetto della delibera, che riguardando solo le vaccinazioni obbligatorie, implica la possibilità per i cittadini di sottoporre i loro figli alle sole vaccinazioni per le 4 malattie citate, laddove secondo i ricorrenti non esisterebbero nel mercato e nelle strutture pubbliche vaccini limitati a dette 4 vaccinazioni… non si può costringere nessun genitore a sottoporre il figlio alla vaccinazione non obbligatoria per legge, quindi è indiscutibile il suo diritto ad accettare solo quelle obbligatorie e non le altre”.
“Fino a che le famiglie non potranno somministrare ai figli solamente i 4 vaccini riconosciuti dalla legge come obbligatori, la norma varata dal Comune di Trieste e gli analoghi provvedimenti adottati da Regioni e comuni sono inapplicabili” afferma dunque il Codacons.
“Nessun bambino non vaccinato potrà essere escluso da scuole e asili, pena pesanti denunce penali contro le amministrazioni locali” conclude l’associazione dei consumatori.