I membri dell’organizzazione jihadista erano legati anche ad Anis Amri, l’attentatore di Berlino
BRINDISI – Una cellula terroristica pronta a compiere attentati, radicata in Germania e costituita da jihadisti che si muovevano in Italia, è stata smantellata nell’ambito di un’operazione antiterrorismo dalla Digos di Brindisi.
Le indagini sono state eseguite con il coordinamento del Servizio centrale Antiterrorismo e dello Scip (Servizio cooperazione internazionale di Polizia), che ha assicurato il raccordo con le Autorità tedesche.
Hanno consentito di individuare e neutralizzare la cellula terroristica salafita, composta da ben 11 membri, formato da militanti tutti residenti in Germania, di età compresa fra i venti ed i trenta anni, con identici percorsi di radicalizzazione.
Tutto è partito dall’arresto, avvenuto lo scorso Gennaio, di Nkanga Lutumba, un cittadino congolese residente in Germania e appartenente alla cellula salafita operante a Berlino. Il 27enne, già ospite del Centro Permanenza per Rifugiati di Restinco (Brindisi), era in contatto con altri componenti della cellula terroristica.
Il particolare con Amri Soufiane, un cittadino marocchino di 22 anni, espulso dall’Italia e residente a Berlino. Anch’egli era un membro della cellula terroristica ed era vicino ad Anis Amri, l’attentatore dei mercatini di Natale della capitale tedesca, rimasto ucciso a Milano in un conflitto a fuoco con la polizia.
Secondo gli investigatori il percorso di radicalizzazione religiosa aveva portato i membri dell’organizzazione terroristica alla preparazione di attentati, anche con un attacco suicida.
Nella ricostruzione degli investigatori della Digos, sui messaggi scambiati dai componenti della cellula, si evidenzia la capacità dell’arrestato a dispensare indicazioni ai suoi compagni soprattutto a coprire il loro aspetto fisico, eliminando ogni riferimento religioso di tipo radicale, quale la barba o elementi del vestiario.