Alitalia, il prestito ponte del Governo finisce sul tavolo della Commissione Europea


Il Codacons chiede a Bruxelles di non autorizzarlo: “In caso di insolvenza saranno ancora i cittadini a pagare”

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Il Codacons presenterà anche un esposto all’Anac sulla nomina di Enrico Laghi come commissario straordinario

ROMA – Dopo il commissariamento di Alitalia a finire sul banco degli imputati è il prestito ponte di 600 milioni di euro concesso dallo Stato per garantire la continuità aziendale. Il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, a Radio Anch’io ha spiegato che “i cittadini finora hanno pagato 8 miliardi” per tenere in piedi la compagnia aerea.

Se dunque gli italiani “sono molto attenti a come vengono usati i loro soldi anche noi dobbiamo essere molto attenti a come vengono usati” ha aggiunto il ministro.

La scelta del Governo di un prestito ponte da 600 milioni per Calenda è “un male necessario, perché gli aerei a terra sarebbero costati molto di più”.

Contro gli aiuti ad Alitalia, che saranno gestiti dai tre commissari nominati ieri, il Codacons scrive alla Commissione Europea, chiedendo di bocciare l’operazione.

“Ancora una volta lo Stato utilizza soldi pubblici per salvare una società privata portata alla soglia del fallimento da una gestione scriteriata, costata 8 miliardi di euro ai contribuenti italiani” afferma il presidente, Carlo Rienzi.

“Un aiuto di Stato mascherato, che avviene a meno di 10 anni di distanza dal precedente prestito da 300 milioni di euro concesso nel 2008 ad Alitalia poi trasformata in Cai, soldi finiti nelle casse vuote della compagnia aerea e subito volatilizzati. Il rischio concreto è che il nuovo prestito non sarà onorato dall’azienda, a causa della disastrosa situazione dei conti, e finirà per pesare interamente sulle tasche dei cittadini” aggiunge Rienzi.

Per questo motivo l’associazione dei consumatori ha deciso di scrivere alla Commissione Europea chiedendo di non autorizzare il prestito ponte e, in caso di concessione del finanziamento, di intervenire e vigilare affinché nemmeno un euro del prestito sia utilizzato per pagare dirigenti e amministratori, e perché tutto l’importo vada a garantire la continuità dei voli.

L’associazione dei consumatori, inoltre, alla prossima assemblea dei soci di Alitalia chiederà di avviare azione di responsabilità contro gli amministratori della compagnia aerea che nel tempo hanno portato l’azienda allo sfascio.

Il Codacons è intervenuto anche sulle nomine dei commissari individuati dal Ministero dello Sviluppo Economico per gestire l’amministrazione straordinaria di Alitalia. Uno dei tre nomi, in particolare, finirà sul tavolo dell’Autorità Anticorruzione.

L’associazione dei consumatori presenterà infatti un esposto urgente all’Anac chiedendo di valutare la correttezza delle decisioni del Mise sui nomi che dovranno gestire la sorte di Alitalia, con particolare riferimento alla nomina di Enrico Laghi.

“Si tratta di un nome che ha ricoperto importanti incarichi in realtà come Midco, CAI e Unicredit” spiega il Codacons. “Alla luce di ciò ci chiediamo se esistano potenziali conflitti di interesse con il ruolo che ora il Ministero gli ha affidato, e se sia appropriato affidare a costui il ruolo di commissario che dovrà gestire l’amministrazione straordinaria di Alitalia”.