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Ernia del disco e sciatica: un incubo tra sportivi, obesi e pigri over 40

sciatica

Tra le categorie più colpite figurano impiegati, operai edili, tennisti, calciatori e sportivi “fai da te”

L’allarme lanciato dagli esperti riuniti al Forum On Peripheral Neuropathies di Praga

Tra le categorie più colpite figurano impiegati, operai edili, tennisti, calciatori e sportivi “fai da te”

PRAGA – Sciatica, infiammazioni, ernie del disco, alterazioni di tipo artrosico: le radicolopatie in Italia sono sempre più in aumento nella popolazione adulta, dopo i 40 anni. Sotto accusa: obesità, vita sedentaria e cattiva postura. Non a caso, i pazienti che hanno a che fare con lavori pesanti o alcuni tipi di sport sono a rischio tanto quanto coloro che conducono uno stile di vita più sedentario.

Dolore lancinante nella parte bassa della schiena che blocca al letto, perdita del tono muscolare e della sensibilità, formicolìo e intorpidimento. A farne le spese qualità del sonno e della vita di chi ne è affetto. È quanto emerge dai lavori del Forum On Peripheral Neuropathies in corso a Praga e che riunisce oltre 200 specialisti in Neurologia, Ortopedia, Reumatologia, Fisiatria e Terapia del dolore.

“Tra le categorie più colpite figurano impiegati, operai edili, tennisti, calciatori e quegli sportivi dediti al “fai da te”, con una leggera prevalenza tra gli uomini rispetto alle donne” afferma il prof. Rocco Liguori, Direttore della Clinica Neurologica dell’Università di Bologna Irccs Insb.

Alla comparsa di primi segni e sintomi, è opportuno contattare il medico. “Solo dopo – aggiunge l’esperto – si possono eseguire radiografia, risonanza magnetica, Tac e una elettromiografia, per capire le cause e quali sono i nervi coinvolti”. Tra i rimedi contro le radicolopatie, l’assunzione di antinfiammatori, steroidi e di farmaci con un duplice meccanismo d’azione neurotrofico e antidolorifico come L-acetilcarnitina, oltre ai trattamenti chiropratici e terapie fisiche. Nei casi più gravi potrebbe essere necessario ricorrere a interventi chirurgici per cercare di eliminare la compressione del nervo interessato.

Ma quanto conta la prevenzione nel caso di sciatica e altre radicolopatie? “Dire molto – conclude Liguori -. La vita sedentaria è chiaramente controindicata e predispone alla radicolopatia. Ovviamente, quello che bisognerebbe fare è cercare di mantenere il peso forma, praticare l’ attività fisica che mantenga un’adeguata massa muscolare, evitando sforzi fisici”.

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