Il neo presidente: “Stasera si apre una nuova pagina della lunga storia della Francia”
PARIGI – Emmanuel Macron, il leader del partito centrista En Marche!, è il nuovo Presidente della Repubblica francese. Nel secondo turno delle presidenziali il volto nuovo della politica d’Oltralpe ha rispettato in pieno i favori del pronostico e ha vinto con oltre il 65%.
Le proiezioni dell’istituto Ipsos/Sopra Steria per France Télévisions, Radio France LCP/Public Sénat, RFI-France 24, Le Point et Le Monde non lasciano dubbi. Il 39enne, primo presidente under 40 della storia francese, è accreditato del 65,5%.
Alla leader del Front National, Marine Le Pen, non è riuscita quella che sarebbe stata una vera e propria impresa. L’avversaria di Macron, visto l’ampio schieramento contrario con cui ha dovuto fare i conti già dopo il primo turno, poco dopo le 20 ha dovuto ammettere la sconfitta. “Ha vinto la continuità” sono state le prime parole della Le Pen che non ha risparmiato un’altra frecciata al neo presidente.
Festa grande, invece, al quartier generale del successore di Francois Hollande. Di fronte al Louvre, Macron nel suo primo discorso dopo l’elezione all’Eliseo ha ringraziato il suo predecessore. Poi, di fronte al suo elettorato, ha spiegato che “nei prossimi cinque anni il mio compito sarà quello di sconfiggere le paure e far ritrovare alla Francia un nuovo spirito”. “Mi batterò con tutte le mie forze, a partire da stasera e per i prossimi cinque anni, contro ogni divisione. Con umiltà, devozione e determinazione servirò il Paese in vostro nome” ha aggiunto.
“Cari concittadini, stasera si apre una nuova pagina della nostra lunga storia. Voglio che si quella della speranza e della fiducia ritrovata” ha detto ancora Macron.
Infine, non è mancato un riferimento alla lotta al terrorismo che ha già colpito più volte la Francia negli ultimi anni: “Voglio dire a tutto il Paese che sarò in prima linea nella lotta al terrorismo sul nostro suolo e negli scenari internazionali” ha affermato Macron. “Prendo un impegno davanti a voi: difenderò la Francia, la sua immagine e i suoi interessi vitali” ha detto alla folla festante.
Da segnalare, infine, l’astensione record al ballotaggio, stimata al 25%, che non si registrava dalla presidenziali del 1969.