Secondo l’associazione dei consumatori “rischiano un’ingiustificata retrocessione”
ROMA – Il riordino dei ruoli e delle carriere delle Forze Armate, inserito nel progetto di riforma della Pubblica amministrazione che risponde ad esigenze di buon andamento (art. 97 Cost.), è prossimo ad essere operativo. Per il Codacons però “non sembra tener conto di tutte le posizioni giuridico-economiche coinvolte” e a rischiare sarebbero soprattutto i Carabinieri.
La legge delega n. 124 del 7 Maggio 2015 auspicava, infatti, la massima valorizzazione del merito e della professionalità di tutti i componenti delle Forze Armate “nonché la semplificazione delle procedure amministrative di reclutamento e progressione di carriere” spiega l’associazione dei consumatori.
“Ma, da un primo approfondimento, è subito emerso, con riferimento al corpo dei Carabinieri, che un numero considerevole di Marescialli Aiutanti Sostituti di Pubblica Sicurezza (M.A.s.UPS) si vedranno retrocessi gerarchicamente in virtù dell’introduzione del grado di Luogotenente (sino ad oggi ‘qualifica’ e non ‘grado’)” sottolinea il Codacons.
Per l’associazione ecco, in sintesi, cosa accadrà sul piano giuridico e di fatto per i Carabinieri:
- i Marescialli capo con almeno 8 anni di anzianità verranno promossi, sulla base del mero criterio dell’anzianità, a Marescialli aiutanti;
- i Marescialli aiutanti con almeno 8 anni di anzianità saranno promossi Luogotenenti;
- gli attuali Luogotenenti con almeno 4 anni di anzianità assumeranno la qualifica di Luogotenente con cariche speciali con assegno una tantum;
- gli attuali Luogotenenti con almeno 6 anni di anzianità assumendo la cariche speciali potranno concorrere al ruolo ad esaurimento di ufficiale in carenza dei titoli accademici fino ad oggi previsti.
“Quindi, facendo transitare una sola parte dei M.A.s.UPS nel nuovo grado apicale, senza operare alcuna selezione ma solo in base all’anzianità di servizio, saranno retrocessi gerarchicamente migliaia di attuali M.A.s.UPS. che assumeranno la denominazione generica di Maresciallo aiutante, solo perché in carenza dell’anzianità richiesta dalla riforma per restare nel loro attuale grado” afferma il Codacons.
“Ma non solo: i retrocessi – chiamiamoli così – per tornare nel grado apicale che ricoprivano, ma dal quale sono stati spodestati, dovranno di fatto essere valutati una seconda volta” aggiunge l’associazione.
Oltre al caso che riguarda nello specifico i Carabinieri lo staff legale del Codacons sta passando in rassegna l’intero riordino, per verificare cosa accadrà anche agli altri Corpi coinvolti (Aeronautica, Guardia di Finanza e Marina Militare). L’associazione fa sapere che non esiterà ad impugnare la riforma qualora dovesse essere varata in questi termini. Tutti gli interessati potranno inviare una mail all’associazione all’indirizzo info@codacons.it ed essere informati su future azioni al riguardo.