Il 31 Maggio al Cinema Beltrade una proiezione speciale del docufilm
Milano – Mercoledì 31 Maggio alle ore 21:30 al Cinema Beltrade (via Oxilia 10, Milano) l’associazione “Wondy sono io” per la diffusione della cultura della resilienza (www.wondysonoio.org) organizza una speciale proiezione del docufilm Resilienza, realizzato e prodotto dall’associazione cinematografica ‘Nido del Cuculo’ dell’attore e comico livornese Paolo Ruffini e dall’associazione ‘Sui passi di Ale’.
Resilienza è un documentario ispirato alla storia di Alessandro Cavallini, un ragazzo che se ne è andato a soli 14 anni, vittima di un gravissimo tumore pediatrico, il Neuroblastoma IV° stadio, e racconta la sua vita da “resiliente”.
Con questo termine si intende la capacità “di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare la propria vita dinanzi alle difficoltà”, individuata da più punti di vista. Nel docu-film lo sguardo disincantato di Paolo Ruffini e la sua presenza ironica e leggera riescono a trasformare un tema così ostico come quello della malattia oncologica pediatrica in una realtà da supportare con il sorriso.
Paolo Ruffini intervista diversi operatori sociali, come i fondatori di Make a Wish, i responsabili del Dynamo Camp, i dottori clown di Ridolina, gli amici di Alessandro e si concentra soprattutto sulle figure professionali di medici e psicologi, domandandosi anche quanto gravoso possa essere il loro lavoro. Il mestiere di chi deve comunicare che un bambino ha un tumore, di chi deve operare talvolta l’ineluttabile, di chi vede solo due porte: il successo e il fallimento, e corrispondono nettamente alla vita e alla morte.
La serata è una delle tappe ideate dall’Associazione “Wondy Sono Io” – fondata dal marito di Francesca Del Rosso, il giornalista di Radio 24 Alessandro Milan, insieme a Francesca Ravelli e alla collega Alessandra Tedesco.
Dopo la mostra fotografica “In viaggio con Wondy” e il lancio del Premio letterario “Wondy sono io”, una serata con la proiezione dal titolo emblematico, Resilienza: tutte le attività e gli appuntamenti dell’Associazione, infatti, mirano a costruire e promuovere la cultura della resilienza, sia essa legata alla malattia e al dolore, come in questo caso, ma anche ad altri fenomeni grandi e universali (come quello di lotta alle mafie e alle guerre) o più attinenti al campo personale, che possono scuotere e sconvolgere la nostra quotidianità (come la perdita del lavoro, una separazione).
“Resilienza è una parola che merita attenzione, che va raccontata, spiegata, diffusa, che voglio portare nel mondo, in tutti i modi che conosco e chi mi verranno in mente. E che ci verranno in mente, perché io ho bisogno di una mano, da tutti voi” (dal manifesto dell’Associazione “Wondy Sono Io”).
Per informazioni: http://wondysonoio.org/premio-wondy/