L’opera prima di Vincenzo Cosentino realizzata “tutta a mano”
ROMA – Cosa succederebbe se le mani si staccassero dal nostro corpo e iniziassero a girare il mondo? Il film Handy, diretto da Vincenzo Cosentino, cerca di rispondere a questa domanda. La pellicola, che vede la partecipazione di Franco Nero, è stata realizzata dal regista che ha lottato contro tutto e tutti per portare avanti il suo lavoro.
“Era il mio primo film e per questo non ho ricevuto fondi e finanziamenti – spiega Cosentino -. Però non mi sono arreso, e con l’aiuto di alcuni amici ho creato set, personaggi, effetti speciali e ho montato tutto con un computer portatile, impiegando quattro anni. Franco Nero si è innamorato del progetto e ha deciso di partecipare gratuitamente. I festival e il passaparola ha fatto tutto il resto”.
Il film è stato presentato in diversi festival, ottenendo molto successo di pubblico e critica.
La sinossi
Sicilia, corre l’anno 1995 e un bambino di nome Martini ha un sogno: diventare scrittore. Per 30 anni Martini però realizza solamente pessime storie, scrivendole con la sua mano sinistra, ignorando la sua talentuosa mano destra di nome Handy. Durante una notte però capita l’inverosimile: Handy, stufa di non essere mai usata, decide di staccarsi e fuggire dal corpo di Martini per dimostrare a se stessa e al mondo di essere la migliore scrittrice siciliana di sempre.Handy si imbatterà in un’altra mano solitaria di nome Manicure…e sarà amore “a prime dita”. Sotto l’occhio vigile di Frank The Black (interpretato da Franco Nero) Handy ispirerà la rivolta di tutte le mani siciliane che, stanche di non essere adeguatamente valorizzate, scapperanno dagli italiani creando una vera e propria rivolta: Umani contro Mani.