Vaccini: rapporto AIFA su reazioni avverse fermo al 2013


Lo denuncia il Codacons: “La ministra Lorenzin deve rendere pubblici i dati”

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ROMA – I dati italiani relativi alle reazioni avverse alle vaccinazioni nei bambini sono ferme al 2013. È quanto denuncia il Codacons, che diffida la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, a pubblicare i rapporti “segreti” dell’Aifa.

Nell’Aprile 2015 l’Agenzia del farmaco ha pubblicato il quarto “Rapporto sulla sorveglianza postmarketing dei vaccini in Italia”, un documento che analizza le segnalazioni di reazioni avverse registrate per tipologia di vaccino: esavalente, trivalente e tetravalente, antipneumococcico, antimeningococcico, contro il morbillo, la parotite, la rosolia e la varicella, vaccinazione HPV, antinfluenzale stagionale e altri vaccini.

I dati sulle reazioni avverse contenuti nel Rapporto, l’ultimo, pubblicato due anni fa sono però relativi al 2013. Da quel momento in poi, come sottolinea l’associazione “di tale rapporto annuale non si ha più traccia”.

“Eppure – spiega il Codacons – si tratta di un documento fondamentale, considerato che secondo l’ultimo documento pubblicato dall’Aifa le segnalazioni di reazioni insorte dopo la somministrazione di esavalente nel 2013 sono state 1.343 con un tasso di segnalazione pari a 90 per 100.000 dosi vendute. Le reazioni gravi sono state 141 (10,5%). Le reazioni gravi riguardano in particolare piressia e iperpiressia, ma nel 23,3% dei casi, secondo il rapporto, si registrano disturbi psichiatrici, mentre il 16,8% delle reazioni riguarda patologie del sistema nervoso. Il totale delle segnalazioni avverse a vari vaccini è stato pari a 3.727”.

“La ministra Lorenzin vuole imporre la vaccinazione di massa dei bambini addirittura portando da 4 a 12 i vaccini obbligatori, ma se vuole farlo non può nascondere le reazioni avverse perché è diritto delle famiglie avere una informazione completa e trasparente” afferma il presidente Carlo Rienzi.

“Per questo presenteremo oggi una diffida nei confronti del Ministro della salute affinché pubblichi tutti i dati relativi alle reazioni avverse ai vaccini per il periodo che va dal 2014 ad oggi” conclude Rienzi.