In tutto sono 2581 quelli registrati dal bollettino settimanale di Ministero della Salute e ISS
ROMA – Sono arrivati a 2581 i casi di morbillo segnalati dall’inizio dell’anno in Italia. Quasi tutte le Regioni (18/21) ne hanno segnalati, ma il 91% proviene da sette: Piemonte, Lazio, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Veneto e Sicilia.
Nell’89% dei casi il paziente non era vaccinato e il 7% ha ricevuto solo una dose di vaccino. La maggior parte dei casi (74%) è stata segnalata in persone di età maggiore o uguale a 15 anni; 155 casi avevano meno di un anno di età.
I dati sono contenuti nel nono numero del bollettino settimanale (periodo 15-21 maggio 2017) nato per monitorare e descrivere in modo tempestivo l’epidemia di morbillo in corso nel nostro Paese da Gennaio 2017, a cura di Ministero della Salute e Istituto superiore della sanità (ISS).
Il bollettino fornisce una panoramica sulla distribuzione dei casi segnalati al Sistema di Sorveglianza Integrata Morbillo e Rosolia, per Regione, per fascia di età e stato vaccinale.
Come specificano Ministero della Salute e ISS, “i dati delle ultime settimane sembrano evidenziare un trend decrescente dell’epidemia di morbillo. Tuttavia, a causa di alcune problematiche correlate al sistema di sorveglianza, non è possibile una corretta valutazione epidemiologica dell’andamento della malattie in tempo reale”.
“Infatti, i casi che si aggiungono ogni settimana al totale non sono solo i casi effettivamente insorti, ma anche i casi che, per diversi fattori, sono stati inseriti in ritardo, nell’ultima settimana, ma che si riferiscono a persone che hanno manifestato i sintomi nelle settimane precedenti”.
Continua a destare preoccupazione, infine, il crescente numero di operatori sanitari tra i casi di morbillo: dall’inizio dell’anno si sono ammalati, infatti, 215 operatori sanitari.