Dalle certificazioni Dop/Igp alla carne senza ormoni: il valore aggiunto delle nostre produzioni
ROMA – L’agricoltura italiana è diventata la più “green” di tutta Europa. Ha il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop/Igp; c’è la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma.
Senza dimenticare la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati e proibire gli ormoni negli allevamenti per al carne. È quanto afferma la Coldiretti in occasione del G7 ambiente.
“L’Italia – sottolinea la Confederazione – è l’unico Paese al mondo con 4.965 prodotti alimentari tradizionali censiti, 291 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg”.
Il nostro Paese è anche leader in Europa con quasi 60mila aziende agricole biologiche. Sul territorio nazionale ci sono 504 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei cugini francesi e su 533 varietà di olive contro le 70 spagnole ma nel Belpaese si trovano ben 40mila aziende agricole impegnare nel custodire semi o piante a rischio di estinzione.
“Un bene prezioso che non ha solo un fine naturalistico ma è anche il vero valore aggiunto delle produzioni agricole made in Italy” ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo.
“Investire sulla distintività è una condizione necessaria per le imprese agricole di distinguersi in termini di qualità delle produzioni ed affrontare così il mercato globalizzato, salvaguardando, difendendo e creando sistemi economici locali attorno al valore del cibo” ha aggiunto.
In Italia grazie alla Coldiretti è nata anche la più vasta rete di aziende agricole e mercati di vendita a chilometri zero dove acquistare lungo tutta la Penisola prodotti alimentari locali con una azione di sostegno della biodiversità e un impegno contro l’inquinamento ambientale per i trasporti che non ha eguali negli altri Paesi dell’ Europa e nel mondo.