Nel mirino dell’associazione la puntata di “Tutto può succedere” andata in onda giovedì scorso
ROMA – Unionbirrai infuriata contro Viale Mazzini per la puntata della fiction “Tutto può succedere” andata in onda lo scorso 1° Giugno su Rai1.
Nella puntata “succede, in effetti, di tutto. All’interno del programma si assiste ad una denigrazione della birra artigianale che questo Direttivo non può non stigmatizzare” tuona Unionbirrai.
Nel botta e risposta tra due protagonisti si sente: “Assaggia e dimmi se è potabile questa bevanda”, “Fa schifo”.
Frasi che non sono piaciute per niente a Unionbirrai: “Vi si riconosce l’esplicito intento degli autori, in modo peraltro chiaramente decontestualizzato dalla trama, di far passare il messaggio per cui birra artigianale equivale a birra di scarsa qualità”.
“Stante la diffusione nazionale del format televisivo (share 18%, 4 milioni di spettatori), nonché la sua popolarità, pare ancora più evidente la volontà di gettare discredito su un prodotto che ad oggi rappresenta una delle eccellenze nell’ambito agroalimentare italiano, proprio per la selezione di ingredienti naturali di alta qualità e per il particolare processo produttivo che mira ad esaltarne il gusto ed il pregio organolettico” aggiunge il Direttivo.
“La birra artigianale, che questa associazione di categoria tutela e diffonde da anni a livello nazionale e internazionale, rappresentando un punto di riferimento con 200 aziende associate, conta oltre 1000 etichette italiane ed impiega 2000 persone, che arrivano a toccare quota 4000 con l’indotto” spiega Unionbirrai.
Ma non è tutto perché “il prodotto artigianale non si propone al consumatore con i medesimi standard seriali delle multinazionali. Per questo motivo la birra artigianale ha ricevuto adeguato riconoscimento anche dalla legge italiana che nel 2016 ne ha definito, tutelandolo, il metodo produttivo”.
“L’aver inserito in una fiction di successo frasi quali quelle che abbiamo ascoltato e riportato testualmente, significa procurare un danno alle centinaia di piccoli produttori indipendenti di birra artigianale che, non senza difficoltà, si muovono per portare valore in ambito brassicolo.
Quanto avvenuto è per noi inqualificabile ed integra quegli estremi di gravità per il quale ci riserviamo il diritto di agire per via legale” conclude Unionbirrai.