Quattro università italiane tra le migliori 200 al mondo


Politecnico di Milano, ateneo di Bologna, Sant’Anna di Pisa e Normale Superiore entrano nel QS World University Rankings

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La Scuola Normale Superiore di Pisa è al 192° posto

MILANO – Quattro università italiane sono entrate quest’anno nella classifica del QS World University Rankings. Si tratta del Politecnico di Milano (170° posto), dell’Università di Bologna (188°), della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e della Scuola Normale Superiore (entrambe al 192° posto).

Al vertice della classifica si trovano per la prima volta quattro università americane e al primo posto si afferma per il sesto anno consecutivo il Massachussett Institute of Technology (Mit). Mantengono il secondo e terzo posto le università di Stanford e Harvard, mentre il California Institute of Technology (Caltech) sale al quarto posto.

Nella classifica sono state analizzate complessivamente 4.388 università e di queste, 956 sono state incluse secondo diversi criteri, come opinioni degli accademici e dei datori di lavoro, numero di citazioni, risorse dedicate all’insegnamento, numero di docenti e studenti internazionali. Il risultato delle due Scuole pisane è notevole, considerando la piccola “taglia” dei due atenei rispetto alle università con cui sono state confrontate.

Tra i criteri usati per stilare la graduatoria, per esempio, c’è anche quello dell’impatto della ricerca, secondo il quale la Scuola Normale Superiore è al 18° posto e la Scuola Superiore Sant’Anna al 27°. Considerando invece le opinioni di oltre 75.000 accademici di tutto il mondo l’università di Bologna è al 77° posto, seguita dalla Sapienza di Roma (86°). Le opinioni dei datori di lavoro collocano invece l’Università Commerciale Luigi Bocconi al 30° posto, seguita al 53° dal Politecnico di Milano.

“L’Italia deve essere orgogliosa per questo risultato” ha affermato la Ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, in merito al piazzamento delle quattro università fra i primi 200 al mondo.

“Il nostro è un sistema accademico con molte eccellenze e realtà storiche prestigiose, è una risorsa fondamentale, un volano di crescita per il Paese” ha proseguito Fedeli.

“Per questo dobbiamo valorizzarlo e sostenerlo, proseguendo il percorso avviato con l’ultima Legge di Bilancio che ha incrementato il Fondo di finanziamento ordinario degli atenei, riportandolo a 7 miliardi; ha aumentato le risorse per il diritto allo studio e stanziato fondi per i migliori dipartimenti che potranno essere utilizzati per l’assunzione di docenti, ricercatrici e ricercatori” ha specificato la ministra.

“Il rafforzamento del sistema accademico è un rafforzamento del sistema-Paese. Oggi ci complimentiamo con gli atenei inseriti nel ranking, ma lavoriamo per l’eccellenza complessiva delle nostre università”.