Elezioni Regno Unito: governo May con i seggi degli unionisti nordirlandesi


Conservatori sotto la soglia dei 326 seggi necessari per la maggioranza. Corbin chiede le dimissioni della premier uscente

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I due principali sfidanti nel voto anticipato nel Regno Unito (foto Twitter)

LONDRA – Il Partito Conservatore della premier uscente Theresa May ha vinto le elezioni nel Regno Unito ma è una vittoria “zoppa”. Quando mancano i risultati di appena 5 collegi su 640, la mezza débacle dei Tory è ormai un certezza. I Conservatori di Theresa May non avrebbero raggiunto infatti i 326 seggi, “numero magico” che permette di avere una maggioranza solida in Parlamento.

Le elezioni volute proprio dalla prima ministra uscente, per un governo forte in grado di negoziare la Brexit con l’Unione europea, si sono rivelate dunque più difficili del previsto. Accreditati di un ampio vantaggio nelle settimane precedenti al voto, May e i Conservatori hanno perso voti e seggi. Non dovrebbero superare quota 318, cifra che obbliga a trovare alleanze all’interno di Westminster per governare il Paese.

Si ferma a metà anche la rimonta dei Laburisti di Jeremy Corbin, principale sfidante della May, che secondo le proiezioni sarebbero a 260 seggi circa, una trentina in più rispetto alle precedenti elezioni.

May, secondo i media britannici, parlerà alla Nazione in mattinata, ma intanto come riporta la BBC il leader dei Laburisti l’ha invitata a dimettersi.

La premier uscente ha risposto che il suo partito garantirà stabilità al Regno Unito. “Mai come oggi questo Paese ha bisogno di stabilità. E se sarà confermato che il Partito Conservatore ha preso più seggi e più voti, il nostro compito sarà proprio quello di assicurare questa stabilità” ha detto May.

Per Corbin però il messaggio degli elettori è stato chiaro: “La prima ministra ha voluto queste elezioni per ricevere un mandato. La risposta è stata che ha perso seggi, voti, il sostegno e la fiducia dei cittadini”. “Credo che si abbastanza per andarsene e lasciare questo Paese in mano a un governo veramente rappresentativo di tutti i cittadini del Regno Unito” ha aggiunto.

A spoglio ultimato, in soccorso alla May è arrivato il sostegno degli unionisti nordirlandesi del Dup, che hanno raccolto una decina di seggi. Tanti quanti bastano a formare un nuovo governo, come ha spiegato la premier incaricata dopo l’incontro con la Regina Elisabetta.

Al termine del colloquio, durato meno di mezz’ora, la May si è presentata di fronte alle telecamere a Downing Street e ha spiegato che “da adesso mi metterò al lavoro per formare un nuovo governo e dare attuazione alla Brexit”.