Il programma europeo entrerà in vigore dal 1° Agosto
BRUXELLES – Ogni anno ben 20 milioni di bambini europei che frequentano le scuole elementari beneficiano del programma su frutta e verdura nei menu scolastici. Nella maggior parte dei Paesi però il consumo di tutti questi prodotti da parte di bambini in età scolare sta diminuendo. Nel 2010 nei Paesi UE, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 1 bambino ogni 3 tra i 6 ed i 9 anni era sovrappeso o obeso.
Per questo l’Europa ha messo a disposizione fondi per incentivare il consumo di frutta e verdura in ambito scolastico e anche l’Italia potrà accedervi. Lo sottolinea l’europarlamentare del Movimento 5 stelle, Marco Zullo.
“Sono orgoglioso di essere il parlamentare italiano referente del progetto per l’inserimento di frutta e verdura nei menu delle scuole elementari. L’alimentazione dei bambini è un aspetto importantissimo e progetti come questo sono fondamentali in quanto mirano alla corretta alimentazione e alla loro salute” spiega.
“In Commissione Agricoltura abbiamo stabilito di incentivare il consumo di alimenti sani e salutari come la frutta e la verdura dando un contributo alle scuole elementari che si iscrivono ed entrano nel progetto. All’Italia quest’anno spettano 21.704 956 euro. Il programma entrerà in vigore a partire dal 1 Agosto 2017” prosegue Zullo.
“Inoltre c’è un aspetto didattico particolarmente importante che è quello di insegnare alcuni concetti chiave della alimentazione sana e rispettosa dell’ambiente. Gli Stati membri dovranno accompagnare la distribuzione dei prodotti con misure educative volte a far avvicinare i bambini all’agricoltura” dichiara il rappresentante del M5S nel Parlamento europeo.
“I distributori di alimenti possono accedere al bando di gara d’appalto; solitamente il bando è suddiviso diviso in lotti regionali o macro-regionali in cui si specifica la tipologia di prodotti e la quantità di distribuzioni che devono essere garantite” sottolinea l’europarlamentare.
“Anche i produttori locali possono beneficiare di questo progetto e ciò perché la scelta degli Stati membri deve essere basata su valutazioni che riguardano la salute e l’ambiente, la stagionalità, la varietà e la disponibilità dando precedenza a prodotti europei. Devono essere incoraggiati acquisti locali, i prodotti biologici, le filiere corte e i benefici ambientali. Quindi è fondamentale che i produttori locali contattino al più presto le aziende di distribuzione alimentari per le scuole e facciano conoscere le loro proposte” prosegue l’esponente pentastellato.
Ad occuparsi della gestione del programma per l’Italia è il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Le scuole elementari vincitrici vengono selezionate dando priorità a quelle che non hanno ancora partecipato negli anni precedenti e in ordine cronologico di inoltro della domanda fino a raggiungimento del numero prestabilito di beneficiari.
“I genitori hanno un ruolo importante perché possono sensibilizzare gli istituti scolastici a partecipare al progetto. Inoltre i genitori possono diventare parte attiva insieme alle scuole per monitorare il buon svolgimento del programma e collaborare affinché questa iniziativa diventi parte integrante del programma educativo della scuola” conclude Zullo.
Ulteriori informazioni sul progetto sono disponibili sul sito www.marcozullo.it.