Dal Parlamento europeo sì al rispetto del principio di parità retributiva a parità di lavoro
STRASBURGO – Lavoro, pensioni, e divario di genere sono i temi al centro dell’azione del Parlamento europeo che ha approvato una risoluzione per ridurre le diseguaglianze.
Il via libera al testo è arrivato con 433 voti a favore, 67 contrari e 175 astenuti.
Secondo gli eurodeputati la diseguaglianza di genere nel lavoro e nei salari deve essere affrontata in maniera più adeguata, anche al fine di prevenire il divario pensionistico che nell’UE sfiora il 40%.
“Nel 2015, il gap era al 38,3% nell’UE e nel corso degli ultimi cinque anni è aumentato, per le persone con più di 65 anni, in metà degli Stati membri” si afferma nella risoluzione adottata.
Questo divario è principalmente dovuto alle differenze nel mercato del lavoro e agli squilibri esistenti tra la situazione degli uomini e delle donne per quanto riguarda la vita professionale e la vita familiare: una più alta percentuale di donne che lavora part-time (32% delle donne rispetto all’8% degli uomini), salari orari inferiori e donne con meno anni di lavoro a causa delle responsabilità familiari.
Riguardo a lavoro e pensioni, dunque, gli eurodeputati hanno votato una serie di proposte per affrontare il divario di genere, fra le quali:
- la riduzione delle diseguaglianze tramite la lotta alla discriminazione e agli stereotipi che bloccano l’accesso al mondo del lavoro, in particolare attraverso l’istruzione;
- incentivi offerti alle donne per lavorare più a lungo e con interruzioni di carriera più brevi;
- crediti pensionistici per uomini e donne come forma di indennità per la cura di bambini o familiari;
- il miglioramento generale dell’equilibrio tra vita privata e professionale e incentivi per gli uomini ad utilizzare i congedi parentali e di paternità;
- l’accesso a strutture di assistenza locali, di qualità e accessibili anche sul piano economico, per bambini, anziani e altre persone a carico, e rilevamenti statistici più accurati, con una migliore rilevazione e un miglior monitoraggio dei dati.
“Il divario per le pensioni tra uomini e donne è quasi del 40% in Europa. È ovvio che non sia giusto. Nell’affrontare questa situazione inaccettabile, proviamo una profonda sensazione di ingiustizia per tutte le donne che, al momento della pensione, perdono la loro indipendenza finanziaria. Possono essere soggette a una grave precarietà e povertà e perdere la volontà di cambiare questa situazione scandalosa”, ha dichiarato la relatrice, l’eurodeputata francese Constance Le Grip (PPE).