Il dato è emerso da un questionario. Oltre il 15% confonde prevenzione con contraccezione
ROMA – L’estate e i viaggi implicano spesso un incremento delle relazioni tra individui, e , talora di rapporti sessuali di tipo occasionale, che come è evidente sono a rischio di infezioni sessualmente trasmissibili. I rapporti occasionali devono essere protetti, sempre e ovunque ci si trovi, tanto in Italia quanto all’estero. E’ fondamentale usare il preservativo. Indagini epidemiologiche scaturite da questionari sottoposti ai teen-ager italiani mostrano come circa il 50% di loro non usi il profilattico nei rapporti in genere e una percentuale molto vicina al 50% non lo usi nei rapporti occasionali.
Di Hiv e Aids si è parlato nel corso della nona edizione di ICAR (Italian Conference on AIDS and Antiviral Research), la manifestazione più importante in Italia dedicata all’AIDS e all’Epatite che si è svolta a Siena con oltre 1000 delegati presenti dall’Italia e dall’estero. ICAR (Italian Conference on Antiviral Research) è organizzata sotto l’egida della SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, con il patrocinio di tutte le maggiori società scientifiche di area virologica ed epatologica.
Ogni anno, durante l’estate, si contano gli spostamenti di un miliardo di persone, tra turisti e professionisti. Un rischio, quello delle infezioni, che si rivela, quindi, particolarmente alto. Non solo per i rapporti sessuali, ma anche per altre infezioni, come le gastroenteriti. Il 15-20% dei teenager confonde la contraccezione con la prevenzione delle infezioni trasmesse sessualmente. Le infezioni sessualmente trasmesse, oltre l’HIV, sono infatti in aumento: i centri infettivologici italiani negli ultimi 3-4 anni hanno notato un incremento pari a più del doppio dei casi di sifilide. “A queste si aggiungono – spiega Andrea De Luca, direttore Malattie Infettive Università di Siena – altre infezioni, anche meno gravi, come quelle da Clamidia, ma non prive di conseguenze, tra cui l’infertilità femminile. L’infezione più diffusa è quella da papilloma virus, per la quale è fondamentale la vaccinazione gratuita per le adolescenti e che verrà ora introdotta anche per i maschi. Essa è la causa del cancro della cervice uterina e dell’ano e delle condilomatosi genitali e anali. Nei contagi, per l’HIV e per le altre malattie, anche se il rischio di un singolo rapporto è basso, se si gioca alla roulette russa prima o poi il proiettile arriva e per questo bisogna proteggersi sempre”.
I soggetti più a rischio
Sono le donne single i soggetti a più alto rischio di contagio, soprattutto se non viaggiano in gruppo. Secondo uno studio del 2015, infatti, queste hanno una percezione del pericolo inferiore, soprattutto in caso di sesso orale. Da un punto di vista anagrafico, sono i giovani, in generale, i principali protagonisti del sesso a rischio durante i mesi estivi, soprattutto nella fascia d’età compresa tra i 20 e i 30 anni. Maggiormente pericolosi i rapporti in alcuni Paesi dell’America Latina e dell’Africa. Ogni anno, e in particolare durante l’estate, si contano gli spostamenti di un miliardo di persone, tra turisti e professionisti. Un rischio, quello delle infezioni, che si rivela, quindi, particolarmente alto. Non solo per i rapporti sessuali, ma anche per altre infezioni, come le gastroenteriti. “Normalmente, durante i viaggi e le vacanze, la possibilità di avere degli incontri sessuali occasionali aumenta – spiega Massimo Andreoni, responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma e past president Simit -. Non è un caso che, nel periodo successivo a quello estivo, si registri il picco assoluto annuale di pazienti con infezioni e malattie sessualmente trasmissibili. Un altro rischio che corriamo sono le infezioni dell’apparato gastroenterico, come diarree e gastroenteriti, legate al consumo di bevande e alimenti non controllati. In alcuni casi si tratta di infezioni pericolose, quindi si consiglia di portare sempre sali minerali e, in caso di diarrea, assimilare molti liquidi”.
I consigli degli specialisti per ridurre al minimo il rischio di infezioni
1) Vaccinarsi per l’Epatite A, importante soprattutto in seguito al forte aumento delle nuove infezioni riscontrato durante gli ultimi mesi. Procedere con il vaccino per Epatite B se non già eseguito in precedenza.
2) Portare con sé preservativi in lattice resistenti e acquistati, se possibile, in farmacia. Diffidare di prodotti sfusi e confezioni non intatte.
3) Non eccedere con il consumo di alcool, che comporta un inevitabile calo delle inibizioni e dell’autocontrollo che potrebbe aumentare comportamenti a maggiore rischio.
4) Non fare uso di droghe ricreative.
5) Massima attenzione ai rapporti “commerciali”: occorre ricordare che, il preservativo è indispensabile sia nei rapporti anali che vaginali, ma è altamente consigliato anche nei rapporti orali, che sono ad alto rischio per alcune infezioni a trasmissione sessuale come la sifilide e la gonorrea.
6) Attenzione ad eventuali dolori e secrezioni genitali, al colore delle urine, ad eventuali cambiamenti a livello cutaneo. Per qualsiasi dubbio, contattare il proprio medico di base o lo specialista infettivologo o dermatologo.
7) Consumare alimenti e bevande sempre confezionati, bevande in bottiglia, soprattutto se si viaggia all’estero.