Esporsi al sole è uno stress per la pelle: come limitare disidratazione e invecchiamento cutaneo
ROMA – L’abbronzatura dura qualche settimana, ma i danni che provoca sono permanenti. “Per prevenirli è necessario preparare la pelle prima dell’esposizione al sole con trattamenti preventivi, in modo da godersi l’estate in tranquillità, senza trovarsi brutte sorprese a settembre”. Parola di Pierfrancesco Bove, chirurgo plastico socio della Federazione Italiana Medici Estetici (Fime), che mette in guardia sui rischi legati all’esposizione al sole.
“Ormai lo sappiamo tutti che prevenire è meglio che curare: eppure, con l’arrivo della bella stagione, l’abbronzatura è un richiamo irresistibile, un traguardo da raggiungere prima possibile, a ogni costo” afferma Bove.
“Quando la pelle si colora, perdendo il pallore invernale, l’effetto è molto piacevole nell’immediato: l’aspetto diventa più sano e rilassato. Purtroppo dura poco: qualche giorno dopo il rientro a casa, diventa secca, opaca e inizia a squamarsi. Il sole è la principale causa d’invecchiamento della pelle: sale marino e vento aggravano poi la situazione. Preparare il corpo allo stress dell’estate è il regalo migliore che possiamo farci: stare bene vuol dire innanzitutto prendersi cura di noi stessi” aggiunge l’esperto.
Cosa fare quindi oggi per evitare danni a Settembre, quando il mare e le vacanze saranno solo un ricordo?
- Idratare la pelle dal profondo. “Si consigliano infiltrazioni di vitamine e PRP (plasma ricco di piastrine), che preparano il derma allo stress dell’esposizione al sole prima di esporsi– dice il dottor Bove -. La bioristrutturazione dermica con PRP consiste nell’infiltrazione di plasma ad alto contenuto piastrinico, in modo da attivare le cellule che producono fibre di collagene, i fibroplasti. Si effettuano sedute della durata di mezz’ora ciascuna: una a giugno è ideale per prepararsi all’estate, quindi bisogna eseguirne una a settembre-ottobre, per poi proseguire a distanza maggiore per arrivare a due in un anno. Le vitamine invece richiedono un trattamento ogni una o due settimane: danno luce al viso, l’aspetto è più naturale e rilassato”.
- Non solo viso. È la zona più esposta, non solo d’estate ma anche durante il resto dell’anno. “Il consiglio è di proteggere sempre il volto, anche d’inverno, utilizzando creme idratanti con un fattore di protezione – afferma Bove -. Per l’estate, bisogna proteggere adeguatamente zone che rischiano di essere trascurate, come décolleté, gambe e glutei. Per evitare che la pelle si rovini, è opportuno anche eseguire trattamenti preventivi di idratazione mirati” spiega il chirurgo plastico.
- Attenzione dopo i 30. I danni causati dal sole alla pelle diventano più evidenti andando avanti con l’età. “Dopo i 30 anni, si riduce l’acido ialuronico, ossia quella sostanza naturalmente presente nel derma che garantisce idratazione e turgore alla pelle” afferma Bove.
- Spalmare crema solare. E poi spalmarne ancora. Quando ci si espone al sole, il consiglio è di utilizzare protezioni alte, per poi scendere progressivamente. “Le creme sono utili per idratare la pelle e per ridurre l’impatto negativo dei raggi solari – puntualizza il chirurgo plastico -. Non bastano tuttavia a impedire i danni più gravi: l’esposizione al sole causa l’ipercheratosi, ossia l’ispessimento della pelle”.
- Basta macchie solari. Per molte donne, le macchie solari sono un vero e proprio incubo. “L’ideale è prevenirne la formazione, curando la pelle prima di esporsi al sole proteggendosi con creme solari. Quando si sono già formate, è possibile ricorrere a peeling specifici e all’uso di laser per eliminarle” conclude Bove.