Di Biagio: “La Germania è uno squadrone e noi non siamo da meno, ma dobbiamo dimostrarlo”
ROMA – Da più di due anni non si trovano una di fronte all’altra; l’ultima volta è stata il 27 marzo 2015 a Paderborn in una amichevole terminata 2-2. Ma stasera Italia-Germania (“Cracovia Stadium” ore 20.45-diretta su Rai1) va ben oltre la posta in palio: sul piatto della bilancia ci sono tre punti vitali per entrambe le squadre, decisivi per accedere alla semifinale del Campionato Europeo.
L’Italia passa se…
Il discorso, in realtà, è un po’ più complicato: gli Azzurrini, per qualificarsi, devono battere i tedeschi con tre gol di scarto o con due gol di scarto, ma segnando almeno tre reti (3-1, 4-2 etc), o vincere sperando che, dall’altra parte, la Repubblica Ceca non abbia la meglio sulla Danimarca.
La strada, per la giovane Italia, si è complicata dopo lo scivolone di mercoledì contro i Cechi, una gara nata male e finita peggio che nessuno aveva messo in preventivo. Tanto meno il tecnico Luigi Di Biagio, finito al centro delle critiche, ma più che mai intenzionato ad alzare la testa in questo momento difficile. “Dobbiamo cercare di fare una grande partita – ha dichiarato l’allenatore azzurro – indipendentemente dalle critiche. L’obiettivo è vincere, per farlo dovremo approcciarci alla gara con più cattiveria, voglia e determinazione rispetto all’incontro precedente. E’ una situazione difficile, ma possiamo fare finta di niente credendoci fino all’ultimo. Non voglio sentire parlare di calcoli, ne sono stati fatti troppi in questi giorni. Pensiamo a noi, poi vedremo cosa accadrà sugli altri campi”.
Vietato fare calcoli, vietato soprattutto sbagliare. Rimboccarsi le maniche, questo è l’input del tecnico alla squadra. “In questi due anni non avevamo mai perso in gare ufficiali, bisogna riflettere perché evidentemente qualcosa non ha funzionato. Abbiamo rivisto la partita con la Repubblica Ceca – prosegue Di Biagio – e non era una gara proibitiva, si poteva vincere tranquillamente: le occasioni da gol le abbiamo avute, ma siamo stati disordinati e poco incisivi. Assorbire una sconfitta che nessuno si aspettava non è semplice; i ragazzi sono amareggiati, ma stiamo ripartendo. Quando succedono queste cose, è tanta la voglia di rivincita che avrei voluto avere l’opportunità di scendere in campo di nuovo dopo mezza giornata e non attendere tre giorni. Ce la giocheremo fino all’ultimo, i ragazzi sanno cosa devono fare: nei loro occhi ho visto la voglia di andare in vacanza a luglio e non adesso”.
Di fonte, gli Azzurrini avranno una grande squadra, capolista del girone, ma non per questo già al sicuro. Anzi. “La Germania – sottolinea ancora il tecnico – è uno squadrone che ha ritrovato fluidità di gioco, ma che nelle due precedenti partite ha concesso diverse occasioni da gol alle avversarie. Loro sono una grande squadra, ma lo siamo anche noi. Dobbiamo dimostrarlo con maggiore forza fisica e psicologica”.
La probabile formazione
Non è escluso qualche cambiamento nella formazione di domani. Contro la Repubblica Ceca c’erano giocatori che non potevano scendere in campo e altri che stavano recuperando; stavolta Caldara è quasi out, Biraschi ha la febbre e Chiesa lamenta un problema alla caviglia.
Diluvia su Cracovia, ma il gruppo azzurro ha già trovato uno spiraglio di sole nelle parole di Federico Bernardeschi, tornato all’ovile dopo l’esperienza con la Nazionale maggiore: “Daremo il massimo per questa maglia, come abbiamo sempre fatto. Una delle nostre migliori qualità – sottolinea il giocatore viola – è il cuore, non so quante squadre possono dire di averlo. Adesso è arrivato il momento di gettarlo oltre l’ostacolo”.