Dei beneficiari della domanda Unica e PSR non pagati e suddivisi per anni, risulta, che dal 2012 ci sono numerose aziende in attesa, importi che mettono alle strette le piccole aziende calabresi
ARCEA, l’Agenzia della Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura, svolge sicuramente una funzione importante con un impatto immediatamente percepibile da parte degli agricoltori.
Negli ultimi due anni (2015-2016) nell’esercizio delle funzioni assegnate dalla Commissione UE nella gestione delle domande del PSR e della Domanda Unica, ha avuto una serie di difficoltà operative. Si sono verificati ritardi, ingiustificabili, che hanno costretto di recente il Presidente Oliverio ad intervenire su AGEA e su SIN-SpA (Società che gestisce il SIAN “sistema informativo agricolo nazionale”). La Coldiretti dopo la recente approvazione del Rendiconto esercizio 2015 da parte della Seconda Commissione Consiliare, ha scritto una lettera ai presidenti Irto e Oliverio, al relatore Aieta, ai Capigruppo, e al Direttore dell’Agenzia Nicolai sottolineando che “in questa occasione ampliando la “Relazione al Rendiconto Generale (all.to B), si potevano fornire una serie di puntuali informazioni, ma non solo, alle Istituzioni, agli operatori e comunque a tutti i cittadini calabresi proprio per attualizzare il paradigma dell’accountability, ovvero della necessità di rendere conto del proprio operato e poter avere una visione d’insieme tale da permetterci, in presenza di difficoltà, di trovare soluzioni idonee e veloci”.
La Coldiretti esplicita la richiesta: beneficiari non pagati a causa di anomalie di varie natura, pari a circa il 4% dei beneficiari ammessi sulla domanda unica; mancata istruttorie di numerose domande dei premi del PSR (biologico 2012-2016); rimessione pagamenti di diverse annualità; ritardi sulla tempistica di avvio e chiusura dei controlli aziendali (Condizionalità); carenza operativa sul trattamento delle correzioni delle anomalie che hanno impedito il pagamento delle domande o la parziale liquidazione. “
Molinaro: chiede un approfondimento del rendiconto da parte dell’Assemblea Legislativa il prossimo 29 giugno
Il Rendiconto, invece – fa notare Pietro Molinaro – – in un clima di “ordinaria amministrazione”, con un tono neutrale, non individua le criticità evidenziate, che non portano a risultati soddisfacenti. Ancor più – prosegue – potevano essere esposti i dati al 31/12 /2015 dei beneficiari della domanda Unica e PSR non pagati e suddivisi per anni, poiché risulta, che dal 2012 ci sono numerose aziende in attesa, indicando le cause e gli importi. Parallelamente, sarebbe stato utile e necessaria, l’illustrazione del cronoprogramma per lo smaltimento degli arretrati ed infine qualche informazione in più sul sistema dei controlli”. Riteniamo – conclude la lettera – che questi, sono tutti aspetti, che hanno un valore sostanziale e visibile, che possono trovare un necessario approfondimento del rendiconto da parte dell’Assemblea Legislativa il prossimo 29 giugno.
Sarebbe una bella testimonianza di ulteriore trasparenza per un controllo sociale vero.