Le proposte del vertice a tre dei Ministri dell’Interno ora arriveranno al prossimo Consiglio europeo
PARIGI – Non si fermano gli sbarchi di migranti sulle coste italiane. I numeri delle traversate della speranza lungo la rotta del Mediterraneo centrale sono allarmanti.
Secondo l’ultimo cruscotto giornaliero del Viminale dal 1° Gennaio gli arrivi di migranti nei porti italiani hanno toccato quota 83.360. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sono 13mila circa i migranti in più approdati in Italia con un +18,83%. Cifra che però è destinata ad aumentare ancora, visto che il dato ministeriale è riferito allo scorso 30 Giugno e non comprende gli arrivi delle ultime 72 ore.
In questo quadro si inserisce il vertice a tre di Parigi al quale hanno preso parte i ministri dell’Interno di Francia, Germania, Italia e il commissario europeo per la Migrazione e gli Affari Interni. Al tavolo, accanto al Ministro Marco Minniti, i colleghi Gérard Collomb (Francia) e Thomas de Maizière (Germania) che hanno affrontato la questione dei flussi migratori con il Commissario Europeo per la Migrazione e gli Affari Interni Dimitris Avramopoulos.
Come fa sapere il Viminale sono diverse le misure concordate al vertice parigino e che ora saranno poste al centro del prossimo consiglio dell’Unione Europea Informale di Tallin, in Estonia.
Collomb, de Maizière e Avramopoulos, prima del summit, hanno espresso una forte solidarietà all’Italia costretta a far fronte ad un numero crescente di arrivi di migranti.
Per aiutare il nostro Paese e frenare i flussi migratori, i tre Paesi si sono accordati sulle seguenti misure:
- Elaborare un codice di condotta per le ONG che dovrà essere redatto e presentato dall’Italia per migliorare il coordinamento con le organizzazioni che operano nel mare Mediterraneo.
- Rafforzare il sostegno alla Guardia Costiera libica aumentando le attività di addestramento e provvedendo ad un ulteriore supporto finanziario, per assicurare uno stretto monitoraggio delle attività.
- Fornire un maggiore sostegno all’OIM e all’UNHCR affinché i centri in Libia rispondano agli standard internazionali in termini di condizioni di vita e di diritti umani.
- Promuovere possibili e concrete opzioni per rafforzare i controlli alle frontiere meridionali della Libia al fine di frenare i flussi migratori irregolari in stretto coordinamento con i Paesi confinanti la Libia.
- Rafforzare la strategia europea sui rimpatri facendo pieno uso delle capacità fornite da Frontex. Avviare un riesame concordato e coordinato della politica dei visti nei confronti dei Paesi terzi al fine di incrementare i tassi di riammissione laddove necessario.
- Attuare pienamente e accelerare lo schema della relocation concordato a livello UE per rafforzare la riallocazione delle persone che necessitano di protezione.
Francia e Germania hanno promesso inoltre un maggiore impegno per la ricollocazione dei migranti sbarcati in Italia.