Autotrasporto: sbloccate in extremis le agevolazioni fiscali


Via libera alle misure, Conftrasporto: “Il ritardo ha messo in difficoltà gli autotrasportatori”

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Gli autotrasportatori erano pronti a scendere in piazza contro il Governo

ROMA – Il settore autotrasporto tira un sospiro di sollievo in zona Cesarini dopo il sì alle agevolazioni fiscali per le spese non documentabili. Utilizza una metafora calcistica Conftrasporto per definire il via libera alla misura sbloccata grazie all’intervento del capo di gabinetto del ministero dei Trasporti.

Sulle agevolazioni fiscali si registra infatti la ‘frenata’ fino all’ultimo dal dicastero dell’Economia, che ha sollevato dubbi su un presunto incremento dei fondi a disposizione, smentito poi dai dati.

“L’approvazione del provvedimento è arrivata alle soglie della presentazione della denuncia dei redditi. Un ritardo che, sommato all’incertezza sull’ammontare dell’agevolazione, ha messo in seria difficoltà gli autotrasportatori” dichiara il presidente di Conftrasporto e vice presidente nazionale di Confcommercio, Paolo Uggè.

“La questione è stata risolta in extremis solo grazie all’intervento decisivo del capo di gabinetto del ministero dei Trasporti, che ha trovato la soluzione idonea evitando quella che ormai sembrava un’inevitabile protesta” aggiunge.

“I dati – spiega il presidente di Conftrasporto – sono quelli delle risorse per le spese non documentabili delle imprese artigiane. Rispetto al passato, i destinatari delle agevolazioni sono diminuiti, come confermano i numeri del Comitato centrale dell’Albo autotrasporto. Si sono di conseguenza ridotte anche le risorse destinate a coprire l’intervento”.

“Ma i responsabili del dicastero dell’Economia hanno per lungo tempo sostenuto che l’entità dei fondi messi a disposizione fosse incrementata. E l’hanno contestata fino all’ultimo. Trovo alquanto singolare, per usare un eufemismo che un ministero non concepisca di cercare nel conforto dei dati (peraltro semplici) la strada maestra” prosegue Uggè.

“Non è più accettabile che le federazioni di settore sottoscrivano un protocollo con chi rappresenta il Governo e che l’esecutivo sia poi smentito da burocrati appartenenti ad altri ministeri – aggiunge il presidente di Conftrasporto -. È così che alcune misure decise a livello politico non diventano operative”.

“La palla passa al ministro Delrio che otterrà di certo il sostegno delle organizzazioni per dare al settore autotrasporto un referente politico” conclude Uggè.