Il Cern scopre “mister Xi”, la particella sfuggita da decenni


Il barione con due quark pesanti è unico nel suo genere: aiuterà a studiare una delle quattro forze fondamentali della natura

particella xi cern oggi
Xi è stata scoperta dal Cern grazie all’esperimento Lhcb dell’acceleratore Lhc (Large Hadron Collider)

GINEVRA – Cinque anni fa l’annuncio della scoperta del Bosone di Higgs. Oggi il Cern, l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare, ha comunicato ufficialmente di aver scoperto la particella ribattezzata “mister Xi”.

Ricercata da decenni, è stata scoperta grazie all’esperimento Lhcb dell’acceleratore Lhc (Large Hadron Collider) e l’annuncio è stato dato oggi a Venezia nel corso della conferenza della European Physical Society (Eps) sulla fisica delle alte energie (High Energy Physics, Hep).

La scoperta di “mister Xi” sarà pubblicata sulla rivista Physical Review Letters e come spiega l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare potrà aiutare a studiare una delle quattro forze fondamentali della natura, la forza forte.

Xi è un barione, che ha al suo interno due quark pesanti, due quark charm (oltre a un quark up) ed è proprio questa caratteristica che rende la particella unica. La doppia presenza interna, infatti, è stata osservata solo oggi per la prima volta.

La maggior parte della materia che ci circonda è composta da barioni, particelle comuni composte da tre quark. I più noti sono protoni e neutroni, ma dato che in natura esistono sei tipi di quark diversi, teoricamente le combinazioni di barioni possibili sono molte. Non tutte, però, sono state osservate nella realtà. All’appello mancavano proprio le particelle composte da più di un quark pesante.

Come ha spiegato ad Asimmetrie, la rivista ufficiale dell’INFN, Giovanni Passaleva, il nuovo coordinatore della collaborazione Lhcb “trovare una particella con due quark pesanti è di grande interesse perché può fornire uno strumento unico per approfondire la cromodinamica quantistica, la teoria che descrive l’interazione forte, una delle quattro forze fondamentali”.