Fondi per oltre 5600 allevatori. Il ministro Martina: “Risorse utilizzate al 100%”
ROMA – Riceveranno l’intero budget di 25 milioni di euro stanziato dal Ministero delle Politiche Agricole gli oltre 5600 allevatori che hanno presentato domande per accedere ai contributi previsti dal cosiddetto Fondo Latte.
È quanto fa sapere il Mipaaf, che ha diffuso i dati definitivi sulle risorse che verranno interamente distribuite. In totale sono state 5667 le domande di accesso ai contributi del Fondo Latte.
La misura ha visto una forte azione di semplificazione nella nuova annualità e ora gli allevatori che hanno presentato domanda potranno beneficiare di un contributo per gli importi degli interessi passivi pagati su mutui legati alla loro attività. Si tratta di una novità essenziale che taglia burocrazia e va incontro alle esigenze delle aziende, anche del settore suinicolo.
“Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato il ministro Maurizio Martina – per l’utilizzo al 100% dei fondi che abbiamo stanziato per contribuire a tutelare il reddito degli allevatori davanti a una fase di crisi come quella dello scorso anno”.
“Le semplificazioni introdotte nell’accesso al Fondo Latte hanno consentito a oltre 5600 aziende di accedere ai 25 milioni di euro messi a disposizione. Uno strumento che fa parte della nostra strategia a favore della zootecnia con interventi coordinati come il taglio delle tasse, l’aumento delle compensazioni IVA, la sperimentazione dell’origine in etichetta per i prodotti lattiero caseari” ha proseguito.
“I segnali positivi sul fronte del prezzo del latte ci dicono che la strada intrapresa è giusta, ma dobbiamo proseguire ancora per rilanciare un settore cruciale per l’economia di tanti nostri territori” ha concluso Martina.
Le agevolazioni previste dal Fondo Latte
Il contributo poteva essere richiesto dalla imprese su finanziamenti bancari rivolti ad una o più delle seguenti finalità:
- investimenti finanziati con prestiti a medio e lungo termine a valere sul Fondo Credito;
- consolidamento di passività a breve della stessa banca;
- consolidamento di passività a breve di banche diverse rispetto alla banca finanziatrice;
- pagamento dei debiti commerciali a breve.
La concessione del contributo può inoltre essere finalizzata alla copertura di interessi passivi e, in questo caso, è subordinata alla presentazione di un’attestazione rilasciata dalla banca erogatrice del mutuo nella quale si riportano gli estremi del finanziamento ed il dettaglio degli importi per interessi corrisposti negli anni 2015 e 2016. Quest’ultima misura è estesa anche alle imprese che operano nel settore suinicolo.
Le misure sono state indirizzate a tutti i produttori di latte bovino che risultano in regola con i pagamenti dei prelievi sulle eccedenze di produzione lattiera.