Oliverio dixit: “Entro il 28 giugno saranno pagate tutte le spettanze agli agricoltori”.La l’impegno è stato disatteso da Regione e ARCEA
Coldiretti insieme agli agricoltori non andrà in ferie. Questo il nostro impegno “e lo rispetteremo” evidenzia Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria. Il Presidente Oliverio – aggiunge – continua a pattinare e scivolare su ritardi e inefficienze e mancati riscontri a promesse e impegni. “Il 7 giugno scorso, il giorno prima della grande manifestazione di Coldiretti presso la Cittadella Regionale, Oliverio disse con enfasi che “entro il 28 giugno u.s. sarebbero state pagate tutte le spettanze attese dagli agricoltori della Calabria”. Tale impegno purtroppo puntualmente è stato disatteso.
Ciò conferma gli ormai cronici rinvii e gli alibi. “La famosa sveglia ci impone a non essere distratti e al Governatore poniamo alcune domande. Perché è stato pagato solo un “contentino” sulle domande del biologico 2016? Chi è il soggetto preposto e con quale competenza si decide chi pagare e chi escludere? Come mai dopo 16 mesi non sono stati forniti gli elenchi al CAA (Centro Assistenza Agricolo) per eventuali anomalie che potrebbero aver causato l’esclusione dei beneficiari? Ed ancora chiediamo di conoscere i motivi per i quali non sono state correttamente pagate tutte le domande ammesse per la misura 11 (Biologico 2016 con 5 917 domande ammesse) e misura 10 (pagamenti agro ambientali con 4782 domande ammesse) del PSR 2014-2020. Ma non è finita! Perché, non si stanno pagando le liquidazioni sui trascinamenti del precedente PSR 2007-2013 relativo a centinaia di aziende sugli investimenti collaudati che da oltre otto mesi aspettano i saldi o addirittura il completo pagamento del biologico, del benessere animale, delle razze autoctone e delle misure forestali? Esiste un problema di istruttoria e collaudi? Si intervenga allora insieme al Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura presso le Aree Territoriali.
Molinaro: Oliverio continua a pattinare e scivolare sui ritardi! In altri tempi qualcuno si sarebbe dovuto dimettere, “ Si convinca Presidente Oliverio che “la Regione così non va”.
Ma la puntuale analisi della Coldiretti non si ferma! Il Dipartimento e ARCEA, chiariscano come mai a 5 giorni dalla scadenza per la presentazione delle domande di conferma 2017 e delle nuove misure del PSR, risultata errata l’indicizzazione regionale che impedisce, tutt’ora, di completare l’inserimento delle domande? “Situazioni ripetutamente segnalate – precisa Molinaro – e nessuno ha avuto la buona educazione di rispondere. Per questo, gli agricoltori per ritardi di presentazione subiscono penalizzazioni”. Un altro capitolo che merita attenzione è quello sull’OCM Vino un comparto chiave per la nostra Regione. L’esito delle recenti ed ultime graduatorie testimonia ancora una volta sulla mancanza di chiarezza nei bandi. Sono state escluse più del 50% delle richieste di reimpianti di vigneti a causa della non chiarezza delle regole. “Questo – rimarca Molinaro – fa perdere alla Calabria il 50% delle risorse oltre la premialità. che sarebbe stata assegnata se fossero state utilizzate tutte le risorse. Auspichiamo – è l’invito – in un urgente provvedimento di riesame e di integrazione. In altri tempi, osserva Coldiretti, qualcuno si sarebbe dovuto dimettere. “Per fare chiarezza – continua Molinaro – lanciamo una sfida al Presidente Oliverio e se non lo fa lui lo faccia qualcun altro che ne ha titolo: promuova in seno all’Assemblea Legislativa Regionale una discussione conoscitiva sulle lacune, inefficienze e ritardi nella filiera amministrativa e gestionale prima che tracolli definitivamente il sistema agricolo ed agroalimentare regionale. Questo lo deve agli agricoltori e ai cittadini calabresi. Questioni vitali che devono essere affrontate e risolte in “casa nostra”, cioè in Regione senza dilatare i tempi prendendo anche atto dei recenti esiti degli Audit su Arcea. “Altre giustificazioni quali la complessità delle regole UE ( in altri paesi funzionano) sono respinte al mittente – insiste il Presidente di Coldiretti Calabria. Si convinca Presidente Oliverio che “la Regione così non va”.