Dichiarazione redditi imprenditori: proroga beffa per chi ha già pagato


La CGIA di Mestre interviene sulla scelta del Ministero dell’Economia di cancellare la maggiorazione dello 0,4%

Molti contribuenti avevano già eseguito i versamenti con la maggiorazione del 0,4% che, all’ultimo momento, è stata “cancellata”

VENEZIA – Ieri sera è arrivata l’ennesima beffa per i contribuenti italiani: con un comunicato stampa il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato la proroga del pagamento degli importi riconducibili alla dichiarazione dei redditi del 2016 degli imprenditori.

Con questa novità dell’ultima ora, segnala la CGIA di Mestre, il termine entro il quale sarà possibile pagare senza maggiorazioni è stato spostato dal 30 Giugno al 20 Luglio, mentre quello entro il quale si potrà versare, ma con la maggiorazione dello 0,4%, slitta dal 31 Luglio al 20 Agosto.

“Queste novità sono sicuramente positive per coloro i quali avevano deciso di pagare le tasse all’ultimo momento, ma per quelli che lo hanno già fatto, pagando anche l’aggravio dello 0,4%, questa notizia ha il sapore di una beffa” spiegano gli artigiani di Mestre.

“La proroga, purtroppo, è giunta fuori tempo massimo, visto che è stata resa nota nel pomeriggio di ieri (giorno della scadenza del 20 Luglio) e quindi con effetti nulli per lo slittamento dei termini di versamento senza maggiorazione” aggiunge la CGIA.

Molti contribuenti, infatti, avevano già eseguito i versamenti: in particolare quelli onorati tra il 30 Giugno e il 20 Luglio che avevano versato con la maggiorazione del 0,4% che, all’ultimo momento, è stata “cancellata”.

“Se è vero che i commercialisti e i tecnici delle associazioni di categoria dei piccoli imprenditori sono ormai avvezzi alle stranezze del nostro fisco è comunque inaudito che l’Amministrazione finanziaria continui a non avere alcun rispetto dei contribuenti. E mi chiedo perché mai chi si rende responsabile di questi disguidi non sia chiamato a pagarne le conseguenze” dichiara Paolo Zabeo della CGIA.

Gli artigiani di Mestre, infine, segnalano che nel comunicato stampa di ieri il Ministero dell’Economia non ha precisato se la proroga concessa varrà anche per gli importi risultanti dalle dichiarazioni Irap. Tutto ciò, sta creando grande incertezza e confusione ai contribuenti e un nuovo carico di lavoro ai consulenti fiscali che dovranno rivedere le procedure di versamento, rimodulando gli eventuali piani di rateazione.

I Consulenti del Lavoro: “Le proroghe non risolvono”

Sulla vicenda interviene anche la presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone: “La soluzione non arriva richiedendo le proroghe. È diventato questo un esercizio sterile e produttivo più di negatività che di altro”, commenta in merito alla proroga al 20 luglio 2017 del termine ultimo per gli imprenditori per effettuare i versamenti derivanti dalla dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2016 e il versamento del primo acconto.

“Intervenire retroagendo, escludendo incredibilmente professionisti e autonomi, pare più una pessima pezza che un provvedimento organico”, dichiara la presidente.

“La strada non può essere quella della proroga elevata al rango di intervento ormai abitudinario e scontato. Ma che poi produce questi incomprensibili provvedimenti. La soluzione non può che arrivare da una seria razionalizzazione del calendario fiscale, che vorrei comprendere perché non si vuole concretizzare assieme a chi intermedia gli interessi dei contribuenti rispetto all’Amministrazione Finanziaria” aggiunge.

“Per questo rilanciamo l’idea del tavolo tecnico da insediarsi immediatamente a settembre in modo da stabilire in modo definitivo le date delle scadenze del 2018” conclude Calderone.