Domani la partenza degli atleti esploratori in gara da Camigliatello Silano (ore 16)
Si taglierà il nastro della prima edizione della “Norman Douglas Ultra Trail” domani, venerdì 21 luglio, alle ore 16, a camigliatello Silano. Dieci atleti-esploratori, giunti da tutta Italia, si contenderanno la gara internazionale. Una ciclovia che ripercorre i luoghi attraversati, nei primi del ‘900, dal celebre autore del romanzo “Old Calabria-Vecchia Calabria”.
Ad ideare la manifestazione l’Associazione sportiva TMC 360 Sport in collaborazione con la Regione Calabria. A curare la direzione il Presidente dell’associazione, Giuseppe Guzzo. TMC360 Sport fa parte dell’Ente di Promozione Sportiva CSEN che opera in Italia da 40 anni, affiliati al Coni.
La gara ciclistica “Norman Douglas” consta di due circuiti differenti: uno lungo 500 km (sfida a tempo) che unirà il Parco Nazionale della Sila con il Parco Nazionale del Pollino (arrivo previsto il 23 luglio) e un altro che si estende per 1.144 km (sfida di resistenza, secondo i calendari UBA) e che unirà entrambi i Parchi, passando per le Serre e raggiungendo anche le Riserve Naturali della Calabria (arrivo previsto per il 2 agosto).
A partecipare alla competizione anche i due primatisti della I edizione di “Sila3vette”: i campioni Pasquale La Rocca (il primatista di Sila3Vette è lucano, di Terranova Pollino) e Giovanni Roveri. La NDUT fa parte del mondo delle UBA, acronimo di Unsupported Bycicle Adventure, eventi rigorosamente non agonistici ma comunque sufficientemente impegnativi.
Giovanni Roveri: arriva dal Piemonte campione di gare in Mountain bike a tappe come: Transalp Challange; Ironbike; Oxigenevtt Crocodile Trophy; Paris-roubaix vtt; Transmaurienne. Inoltre, ha partecipato a gare di MTB in bikepacking:Tour divide dal Canada in Mexico; French Divide;Liguria Divide; Italy Divide. Infine, Gare Endurance trail: 4k Endurance trail; Adamello ultratrail; Sila3vette La Grande corsa bianca; Rovaniemi 60.
Per rendere fruibile ai più il percorso e godersi le bellezze dei luoghi incontaminati attraversati, non sono fissati limiti di tempo. Non ci sono check point, ristori, recupero mezzi: vige la totale autonomia. Si può pedalare anche di notte per apprezzare la luce delle stelle e dormire quando si vuole, ma anche fare un picnic quando si trova un paesaggio da togliere il respiro o sostare in una accogliente trattoria. Questo è lo spirito con cui gli organizzatori italiani delle UBA si sono lasciati ispirare da eventi di questo genere presenti negli Stati Uniti; l’italianità ha fuso la passione e il piacere di pedalare liberi in fuoristrada alla scoperta di percorsi già esistenti che, messi in successione con la ricerca di collegamenti adatti alle biciclette, consentono di percorrere l’Italia più fascinosa in veri viaggi con un pizzico di avventura. L’obbiettivo è, dunque, quello di inserirsi in un contesto sportivo internazionale e di creare un itinerario capace di unire i tre Parchi della Calabria: Pollino, Sila e Aspromonte.
I due tracciati ripercorrono fedelmente il viaggio di Douglas. Si partirà dal Parco della Sila, verso i boschi, per attraversare una via di fuga lungo il mare (Pizzo, Tropea fino a Bagnara). Si risale poi, l’Aspromonte per raggiungere Rogudi e Bova. Si imboccherà nuovamente la Jonica arrivando a Riace e risalendo fino a Caulonia per attraversare le Serre e arrivare alle cascate di San Nicola, fino a Mongiana. Si toccherà il golfo di Soverato per risalire a Isola Capo Rizzuto e giungere a Capo Colonna. Infine, si torna in Sila passando per Longobucco e Acri. Infine, il Parco del Pollino scoprendo le vie del commercio che raccontò Douglas nel suo diario. I tracciati si concluderanno in Sila, l’arrivo previsto a Camigliatello.
La “NDUT (Norman Dougla Ultra Trail) Calabria Explore” ha una doppia mission: la promozione turistica, con il cammino fruibile tutto l’anno e la vocazione sportiva, con la gara internazionale che avrà appuntamento annuale. Il progetto nasce dalla voglia di promuovere la Calabria rivolgendosi a un pubblico di appassionati del mondo outdoor. Inoltre, la NDUT si avvicina alle tendenze internazionali in campo turistico promuovendo il fenomeno del cosiddetto “turismo lento” rivolto a “viaggiatori- esploratori” che cercano un più stretto contatto con la natura.