Il Ministro dell’Ambiente Galletti: “Passaggio utile per una strategia globale contro i rischi”
ROMA – Il Consiglio dei Ministri ha ratificato, con un disegno di legge su proposta del ministro degli Esteri Angelino Alfano e del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, la “Convenzione di Minamata” sul mercurio, firmata il 10 ottobre 2013 nella città di Kumamoto in Giappone e, nella stessa data, sottoscritta anche dall’Italia.
L’obiettivo della Convenzione è la protezione dalle emissioni e dai rilasci antropogenici di mercurio e di composti del mercurio. Per il ministro Galletti “è un passaggio utile a definire una strategia comune, europea e globale, contro i rischi che il mercurio può determinare alla salute umana e all’ambiente. Un ruolo di rilievo è affidato da questa legge al Ministero dell’Ambiente, che è Autorità Nazionale competente per l’attuazione per le disposizioni della Convenzione, ma anche punto di contatto nazionale per lo scambio delle informazioni”.
Il mercurio è stato riconosciuto come inquinante globale: quando emessa in atmosfera, si deposita anche molto lontano dal luogo di emissione persistendo nell’ambiente, ed è soggetto a bioaccumulo attraverso la catena alimentare. Il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), dopo una serie di studi scientifici per acquisire ogni informazione sulla pericolosità dell’elemento, ha promosso questo strumento globale giuridicamente vincolante. Il testo in particolare prevede misure per ridurne i livelli di mercurio, per lo stoccaggio temporaneo, per i rifiuti e i siti contaminati.
L’Italia nel corso degli anni si è progressivamente adeguata ai regolamenti europei e alle direttive che regolano, in via diretta o indiretta, ambiti specifici ora sistematicamente coperti dalla Convenzione sul mercurio. La ratifica dell’Italia avviene in concomitanza con quella da parte dell’Unione Europea e di tutti gli Stati membri della Convenzione di Minamata.
Entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge di ratifica, con decreto del Ministro dell’Ambiente di concerto con i Ministri della Salute e dello Sviluppo economico, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie autonome, sono stabilite le modalità per assicurare il coordinamento delle attività di raccolta dei dati di monitoraggio, ai fini della piena ed efficace attuazione della Convenzione.