20 azioni coerenti con gli obiettivi dell’Agenda 2030. La Ministra Fedeli: “Scuola, università e ricerca centrali nella promozione di forme di sviluppo sano”
ROMA – Cinque milioni di euro per progetti di efficientamento energetico nelle scuole elaborati da studentesse e studenti durante percorsi di Alternanza scuola-lavoro. Formazione per le docenti e i docenti neoassunti e in servizio sui temi della sostenibilità. Borse di mobilità internazionale finanziate dal Fondo Giovani per studentesse e studenti in condizioni economiche svantaggiate. Sessantacinque borse di dottorato su ambiti di ricerca coerenti con l’Agenda 2030 dell’Onu e con la Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile, prevista dalla legge 221 del 2015. Sono solo alcune delle 20 azioni che compongono il Piano di Educazione alla Sostenibilità, presentato al Miur dalla Ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli.
Il Piano è stato elaborato dal Gruppo di lavoro “Scuola, Università e Ricerca per l’Agenda 2030”, costituito a maggio di quest’anno, composto da esperte ed esperti e vertici del Ministero e coordinato da Enrico Giovannini. Scopo: trasformare il sistema di istruzione e formazione – dalla scuola al mondo della ricerca – in agente di cambiamento verso un modello di sviluppo sostenibile, facendo in modo che in ognuno degli ambiti di intervento le politiche del Miur siano coerenti con i 17 obiettivi dell’Agenda 2030, il documento siglato dalle Nazioni Unite durante l’Assemblea Generale ONU del 25 settembre 2015 contenente gli obiettivi che dovranno essere realizzati a livello globale entro il 2030 per costruire società eque, sostenibili e prospere.
“È motivo di orgoglio per me – ha dichiarato la Ministra Fedeli – presentare il Piano di Educazione alla Sostenibilità, primo contributo strutturato dei Ministeri per l’attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030. Uno dei primi atti dal mio insediamento è stata la creazione del Gruppo di lavoro che ha prodotto questo importante documento”.
“Scuola, università e mondo della ricerca sono centrali nella promozione di forme di sviluppo sostenibile. Il sapere è elemento trasversale per il cambiamento: migliora conoscenze, competenze, stili di vita. Diffonde modelli virtuosi di produzione e consumo sostenibili e una cittadinanza consapevole e attiva. E investire sulle nuove generazioni, le cittadine e i cittadini del domani, vuol dire agire sul lungo periodo per far sì che passi in maniera radicale questo cambiamento di paradigma” ha aggiunto.
“L’Agenda 2030 pone come quarto obiettivo l’educazione di qualità. Stiamo agendo e continueremo a farlo per conseguire questo risultato. Ma siamo convinti che il Miur, in quanto Ministero cui spetta il compito di scegliere strategicamente nel campo dell’educazione e dell’istruzione, possa essere vettore per diffondere la sostenibilità in ogni campo della società e sostenerla dal punto di vista culturale e tecnologico. Il Piano presentato oggi risponde a questa volontà e a questa visione” ha concluso Fedeli.
“Il Piano sulla sostenibilità presentato oggi – ha affermato Giovannini – costituisce il frutto di un approccio innovativo al disegno delle politiche, in quanto integra i principi dello sviluppo sostenibile nelle diverse linee di intervento del MIUR, a partire dal piano formativo, della didattica e della ricerca, senza trascurare il piano organizzativo e logistico impattando, per esempio, sulla gestione del patrimonio immobiliare o sulla catena di fornitura dei beni e servizi usati dal Ministero e dal sistema scolastico”.
“Data la centralità e la trasversalità dell’obiettivo 4, quello dedicato all’istruzione di qualità, nella realizzazione dell’impianto complessivo dell’Agenda 2030, questo Piano può rappresentare un modello per molte altre pubbliche amministrazioni che, a livello nazionale e locale, intendono contribuire concretamente al raggiungimento, entro il 2030, degli Obiettivi di sviluppo sostenibile sui quali l’Italia, come tutti i Paesi del mondo, si è impegnata alle Nazioni Unite” ha affermato ancora.
Le azioni previste nel Piano di Educazione alla Sostenibilità
Sono 20 le azioni iniziali delineate nel Piano, riguardanti tutto lo spettro di attività del Ministero. Sono raggruppate in quattro macro-aree: strutture ed edilizia; didattica e formazione delle e dei docenti; università e ricerca; informazione e comunicazione.
Queste alcune delle azioni principali: saranno inseriti requisiti di sostenibilità degli edifici tra i criteri per la realizzazione degli interventi nella programmazione dei fondi PON, dei poli innovativi per l’infanzia, del piano triennale nazionale, nel bando per gli Arredi innovativi e nel bando per i Fondi per Edilizia AFAM (Alta formazione artistica, musicale e coreutica). Saranno destinati 5 milioni di euro per finanziare interventi di efficientamento energetico delle scuole progettati dalle ragazze e dai ragazzi durante percorsi di Alternanza o percorsi di educazione ambientale.
Sarà predisposto un protocollo per l’Alternanza scuola-lavoro con ENEA, per percorsi durante i quali studentesse e studenti possano partecipare a progetti di valutazione energetica delle scuole. La legge 440 sarà orientata verso tutti gli obiettivi dell’Agenda 2030, con un percorso unitario e coerente, per costruire sempre più una scuola che sia strumento per la sostenibilità sociale, economica e ambientale.
Saranno lanciate nei prossimi giorni le linee guida relative al comma 16 della Buona Scuola per contrastare stereotipi, violenza e discriminazioni in linea con la Convenzione di Istanbul. Saranno destinate alle studentesse e agli studenti, in base alla condizione economica delle famiglie di appartenenza, borse di mobilità internazionale, finanziate dal Fondo Giovani, per permettere questa esperienza a chi, altrimenti, non potrebbe accedervi. Verranno stanziate 65 borse di dottorato su ambiti di ricerca coerenti con l’Agenda 2030 e con la Strategia Nazionale, costruiti insieme da Università e territori.