È la richiesta dell’associazione dopo la tragedia nel Bresciano: “Se non si è in grado di garantire la totale sicurezza stop alle corse”
BRESCIA – Si tinge di sangue il 47° Trofeo Vallecamonica di rally su strada: Mauro Firmo, cinquantenne commissario Aci di Carpenedolo, ha perso la vita in un tragico incidente avvenuto all’altezza di Ossimo.
Una delle auto in gara, una Peugeot 106 condotta dal rallysta Christian Furloni, è uscita dal tracciato finendo in una scarpata ma prima di concludere la sua corsa ha travolto i due Commissari di Percorso della Postazione Fissa numero 21.
Per Firmo, il cui decesso è stato confermato dall’Aci di Brescia, è stato inutile l’intervento dei soccorritori. L’altro Commissario, rimasto gravemente ferito, è stato trasportato con l’elisoccorso agli Spedali civili di Brescia.
Quello avvenuto nel Bresciano è solo l’ultimo di una lunga serie di gravi incidenti durante un rally in Italia.
Solo lo scorso 21 aprile due persone hanno perso la vita durante la Targa Florio, sempre a causa di un’auto finita fuori strada durante la gara. Disgrazia che si è ripetuta il 27 maggio scorso durante il rally Città di Torino, dove a perdere la vita è stato un bimbo di 6 anni.
“E se si va indietro nel tempo si scopre che morti e feriti durante i rally sono oggettivamente troppi” afferma il Codacons.
“Questa nuova tragedia porta ancora una volta al centro dell’attenzione la questione sicurezza durante le gare automobilistiche in Italia” spiega il Presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi.
“Se non si è in grado di garantire la totale incolumità di spettatori e lavoratori, crediamo sia giunto il momento di vietare del tutto i rally in Italia, perché non è più possibile assistere a tragedie come quella di oggi che, purtroppo, si ripetono con eccessiva frequenza” conclude.