Lo ha assicurato il Sottosegretario all’Istruzione Toccafondi
ROMA – Il Miur e il Governo sono impegnati a “garantire il regolare e ordinato avvio del prossimo anno scolastico nelle regioni colpite dal sisma” e ad assicurare “che tutto il personale scolastico sia messo a disposizione”.
“In particolare, con il decreto Sud, approvato definitivamente nei giorni scorsi, è stato previsto lo sblocco di personale e risorse: anche per il prossimo anno scolastico, il 2017-2018, i dirigenti degli Uffici scolastici regionali dei territori colpiti dagli eventi sismici che hanno interessato l’Italia centrale potranno avvalersi di tutte le misure che il Governo aveva adottato per garantire la regolare prosecuzione nell’ anno scolastico 2016-2017. Potrà essere prevista l’istituzione di ulteriori posti di personale docente, nonché di personale Ata tenendo conto delle necessità del territorio. Inoltre, in questi giorni sono in corso le immissioni in ruolo delle e degli insegnanti”. Lo ha ribadito il Sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi, nel corso di un’interrogazione a risposta immediata presso la Commissione Cultura della Camera dei Deputati.
“Quanto al timore della mancata riapertura di alcune scuole a settembre – ha proseguito il Sottosegretario – mi sento di rassicurare sul fatto che abbiamo già attivato i nostri Uffici scolastici regionali che stanno valutando eventuali criticità, in coordinamento con i Comuni e con la struttura commissariale, e la disponibilità di eventuali soluzioni alternative”. Sulle strutture scolastiche, “ferma la competenza degli enti locali, proprietari degli edifici e responsabili della gestione degli stessi, e del Commissario straordinario per la ricostruzione nelle aree del cratere, responsabile dell’attuazione dei due programmi straordinari per la riapertura delle scuole per l’anno scolastico 2017-2018, questo Ministero, come è ormai noto, è intervenuto più volte con contributi straordinari agli enti locali in materia di edilizia scolastica”, ha aggiunto il Sottosegretario.
Tenendo poi conto delle competenze di ciascun soggetto coinvolto nella gestione del patrimonio edilizio della scuola italiana e deputato a garantirne la sicurezza, Toccafondi ha annunciato “la disponibilità del Miur – sin da ora e come sempre – qualora l’Anci lo ritenesse necessario e lo richiedesse al Governo, ad un tavolo di confronto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’analisi delle eventuali ulteriori criticità e per possibili soluzioni in vista dell’inizio del prossimo anno scolastico”.
Toccafondi ha ripercorso poi l’impegno del Governo per l’edilizia scolastica: “Proprio in questi giorni – ha ricordato – sono stati firmati un decreto da 26,5 milioni per ulteriori interventi di adeguamento sismico e un decreto da 7,5 milioni per le indagini diagnostiche sui solai e sui controsoffitti. È stato inoltre portato in Conferenza Unificata un piano da 321 milioni per le Province e le Città metropolitane proprio sull’antisismica e sono stati accertati 105 milioni di economie da destinare a indagini di vulnerabilità e relativa progettazione ed esecuzione dei lavori in tutti gli edifici in zona sismica 1 non a norma. Non può sfuggire – ha concluso – l’ingente investimento di risorse che solo nell’ultimo anno ha visto il completamento di 2.374 interventi sulle scuole, di cui 445 di adeguamento sismico. A questi si aggiungono 366 interventi autorizzati e avviati a partire da giugno 2017”.