Commissariamento consorzio di bonifica Caulonia (Rc): circostanziata lettera al presidente Oliverio per sospendere la delibera
Coldiretti Calabria interviene sul commissariamento del Consorzio bonifica Alto Jonio Reggino (ex Caulonia) disposto con Deliberazione della Giunta Regionale 342/2017. Fornisce in proposito importanti pertinenti argomentazioni e chiede al Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio di voler sospendere, nelle more di una verifica, l’esecutività della delibera di commissariamento. Il primo lato oscuro- esordisce Molinaro – è rappresentato dalle anticipazioni sulla stampa del commissariamento già un mese prima dell’adozione della delibera adottata dalla Giunta il 25 luglio u.s. e notificata solo il 2 agosto u.s..
Molinaro: La Regione omissiva perché sotto pressione politica
Evidentemente – chiosa – ciò è avvenuto per informazioni acquisite da chi, per semplice coincidenza o interesse politico ed elettorale, rappresenta il canale diretto nel Dipartimento Agricoltura e nel Dipartimento Presidenza Regionale. Non una semplice fuga di notizie, ma qualcosa di più!! L’atto poi- prosegue la lettera – è fondato su errati ed illegittimi presupposti ed è frutto di omissioni e forzature amministrative con cui, evidentemente, alcuni “bravi” di manzoniana memoria, hanno indotto il Dirigente Generale del Dipartimento ad inviare note al Consorzio prive di qualsiasi legittimità giuridico–amministrativa, sfociando per alcuni aspetti nell’abuso di ufficio. Omissioni, illegittimità ed illazioni che Coldiretti nella lettera – inviata anche alla Procura di Reggio Calabria, alla Prefettura e Anbi Calabria – smonta una dietro l’altra. Da giugno 2016 tutti gli atti del Consorzio sono sempre stati approvati dalla Struttura di Controllo e questo non è riportato. Ma quello che desta sconcerto e di cui non si fa menzione è lo slittamento delle elezioni che, come è scritto nella delibera, sembra si voglia attribuire alla volontà del Consorzio. In realtà,è stato richiesto dallo stesso Dirigente Generale del Dipartimento con nota del 15/02/2017 ed il Consorzio ha aderito alla richiesta con Delibera Consiliare del 18/02/2017, regolarmente approvata dalla struttura di controllo. In merito all’esercizio del diritto di voto, ancora, la ricostruzione fatta è lacunosa. Il Dipartimento a tre giorni dalle elezioni ha avviato il procedimento di commissariamento, il Consorzio ha risposto motivando con delibera del Consiglio del 1 luglio c.a. Tutto questo poi viene suggellato dalla sentenza del TAR di Reggio Calabria n. 268/2017 dell’11.07.2017, che conferma la correttezza del Consorzio bonifica e sebbene prontamente notificata al Dipartimento non viene menzionata nell’atto. Poi, ancora una illazione davvero gratuita: facendo intravedere chissà quali scenari, si afferma che alle elezioni ha partecipato la sola lista Coldiretti. Nessuna altra lista è stata presentata, sia per la data delle elezioni del 19/02/2017, sia successivamente nel periodo 19/02/2017 – 22/06/2017. Inoltre, la delibera – forse per fare presa – richiama l’operazione della DDA di Reggio Calabria. Anche in questo caso stando agli esiti, si impone un doveroso chiarimento. Si evidenzia che l’episodio relativo agli operai forestali di Platì riguardi il periodo marzo 2011-agosto 2011 in cui il Consorzio era gestito da un commissario di nomina regionale. Le elezioni nel Consorzio si sono tenute il 15/10/2011. L’indagine interessa il dr. Perri Pasquale, vicepresidente dal 09/12/2011, ed è facile constatare che le indagini riguardino le attività del dr. Perri nella qualità di libero professionista e non di amministratore del Consorzio. Inoltre, fermo restante il principio costituzionale di garanzia nei confronti di ogni cittadino, poiché l’inchiesta è intervenuta dopo il 2 luglio, data in cui si sono tenute le elezioni, l’impossibilità a proclamare gli eletti ha impedito al Consiglio al momento di assumere le proprie determinazioni. Un’ultima considerazione: tutti i procedimenti elettorali sono stati approvati dalla Struttura di Controllo e il componente in nella Deputazione e il Presidente del Collegio Sindacale del Consorzio bonifica, entrambi di nomina regionale, non hanno mai mosso rilievi. Coldiretti, con questi presupposti, chiede fiduciosa al Presidente Oliverio di fare le verifiche ed evitare un commissariamento illegittimo che causerebbe notevoli costi per il contenzioso e proteste da parte di consorziati che vedono non rispettata e prevaricata la volontà democratica.