Con il via libera alla riforma le Camere di Commercio diventano 60


Il Ministro Calenda ha firmato il decreto per il riordino che prevede anche la sforbiciata alle Aziende speciali

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Nonostante il taglio ogni regione avrà la sua Camera di Commercio

ROMA – Con gli accorpamenti e la rideterminazione delle circoscrizioni territoriali, il numero delle Camere di Commercio passerà da 95 a 60. Il Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ha firmato infatti il decreto per la riforma ed il riordino che salvaguarda la presenza di almeno una Camera in ciascuna Regione, sulla base dei criteri stabiliti dal decreto legislativo n. 219/2016.
Il provvedimento prevede anche la ridefinizione del numero delle Aziende speciali, che passano dalle 96 attuali a 58.

“Il decreto razionalizza e rende più efficiente l’intero settore. Si è giunti a compimento di un percorso avviato nel 2016 sulla base della proposta di Unioncamere che ha come risultato un piano complessivo di razionalizzazione delle sedi delle singole Camere di Commercio. La riforma porterà risparmi importanti, una più razionale riallocazione del personale, maggiori servizi alle imprese e una rimodulazione dell’offerta anche in relazione alle opportunità del piano Industria 4.0” ha commentato Calenda.

Attraverso i commissari ad acta si provvederà ad agevolare l’istituzione delle nuove Camere di Commercio derivanti dagli accorpamenti previsti dal Piano di riordino. Viene salvaguardata la presenza di almeno una Camera di Commercio in ciascuna Regione, sulla base dei criteri stabiliti dal decreto legislativo n. 219/2016. La riforma mira ad un maggior dinamismo dell’intero sistema imprenditoriale, ridefinendone i punti di riferimento sul territorio, in ragione degli obiettivi e delle strategie comuni.