I Nas hanno sequestrato migliaia di uova e di galline tra Viterbo e Ancona
ANCONA – Lo scandalo delle uova contaminate da Fipronil si allarga a macchia d’olio e continua ad interessare anche l’Italia. ll Ministero della salute prosegue nelle attività di monitoraggio delle informazioni relative alla circolazione in Europa di lotti di uova e derivati contaminati da Fipronil, un antiparassitario addizionato a un detergente utilizzato nelle pulizie degli allevamenti di pollame in alcuni Paesi europei.
Tale trattamento non autorizzato ha comportato una contaminazione delle uova prodotte dalle galline presenti in stabilimenti di Belgio e Olanda. “Allo stato attuale non risulta, peraltro, che si siano manifestati in alcun Paese dell’Unione casi di intossicazione umana legata all’utilizzo delle uova contaminate; tale evenienza è peraltro poco probabile, in considerazione del livello di contaminazione rilevato e del normale consumo medio di uova nella popolazione europea” spiega il Ministero della Salute.
Il dicastero, per fronteggiare l’allarme, a partire dall’8 agosto, in stretta collaborazione con le autorità sanitarie regionali e i Carabinieri Nas, ha messo in atto misure per la gestione delle segnalazioni pervenute tramite il sistema di allerta RASFF, che riguardano anche l’Italia; si sono messe in atto le procedure per l’identificazione, il blocco e l’eventuale rintraccio delle partite.
Inoltre è stato avviato dall’11 agosto, sul territorio nazionale, un piano straordinario di verifiche con campionamento di carni di pollame, uova e prodotti derivati, nonché di prodotti alimentari contenenti uova o derivati, per la ricerca del fipronil.
Fino ad oggi erano tre i casi riscontrati, a cui si aggiungono i due delle ultime ore.
I nuovi casi di uova contaminate
Proprio da queste verifiche straordinarie, infatti, sono emerse “due ulteriori positività di uova contaminate per presenza della sostanza insetticida denominata fipronil rispetto a quelle già comunicate dal ministero della Salute” secondo quanto comunicato oggi dai Nas.
Le positività sono state riscontrate in uova di due allevamenti, uno di Ancona e uno in provincia di Viterbo: i carabinieri hanno sequestrato oltre 6mila uova e 12mila galline nelle Marche, mentre a nel Lazio sono finite sotto sequestro 32mila uova destinate all’alimentazione zootecnica e 53mila per il consumo umano.
Ancora sconosciute le cause della contaminazione, per la quale sono in corso indagini anche attraverso campionamenti dei terreni e dei mangimi. Non è escluso che possa essere avvenuta anche in una fase successiva alla pulitura delle gabbie, con residui sparsi nell’ambiente. In tutto finora iale il Nucleo dei carabinieri della Salute ha ispezionato 253 tra allevamenti, centri di distribuzione e lavorazione delle uova, industrie e laboratori di prodotti dolciari, salse e paste all’uovo, sequestrando in via cautelativa oltre 91mila kg di uova e ovoprodotti, di cui 106 kg con implicazione penale. Al momento si attendono le risposte per 107 campioni inviati agli Istituti zooprofilattici di Teramo e Roma.
I nuovi dati del Ministero della Salute
Il dicastero ha diffuso i dati aggiornati alle ore 12 di oggi sui controlli effettuati in merito alla presenza di fipronil in uova, ovoprodotti e alimenti che li contengono. I numeri forniti sono comprensivi di quelli comunicati in precedenza nonché di quelli forniti oggi dal Comando Carabinieri della Salute.
Risultano effettuati :
- 196 campionamenti dalle Regioni, nell’ambito del Piano di ricerca su pollame, uova, derivati disposto dal Ministero il giorno 11/8.
- 107 campioni dai NAS così ripartiti: 42 campionamenti conoscitivi di prodotti trasformati contenenti uova o derivati, prelevati nei negozi e supermercati su disposizione del Ministero del 14/8, e 65 ulteriori campionamenti effettuati su iniziativa dell’Arma.
- 60 campionamenti dagli Uffici periferici del Ministero della salute per gli adempimenti comunitari (UVAC), per merci provenienti dai Paesi interessati dall’allerta.
Non risultano pervenuti allerta comunitari, oltre i 6 già segnalati in precedenza e gestiti. Si precisa che in tale ambito rientra il sequestro di omelette surgelate reso noto dalla Regione Lombardia lo scorso 21/8, a seguito di una comunicazione di questo Ministero.
Per quanto riguarda l’attività analitica, ad oggi gli Istituti zooprofilattici hanno completato le analisi su 124 dei campioni pervenuti.
Sono state rilevate 8 positività (5 in uova presso dei centri di imballaggio, 2 relative ad ovoprodotti e 1 relativa a prodotti di trasformazione) con conseguente segnalazione alle Regioni e Asl competenti territorialmente per ulteriori accertamenti sulla provenienza nazionale o estera delle uova o dei prodotti contaminati, sulle fonti di contaminazione e per l’adozione, in esito ad essi, di eventuali provvedimenti restrittivi.
Relativamente ad alcuni campioni di uova riscontrati non conformi, è stato chiesto dalla Direzione competente della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari un intervento dei NAS presso gli allevamenti di provenienza delle uova contaminate, attraverso ispezioni delle strutture, verifica della presenza di sostanze o farmaci vietati, con particolare riguardo al fipronil, e prelievo di campioni su prodotti di origine animale, animali vivi e uova.