Il Capo dello Stato ha ricordato i due anarchici italiani giustiziati negli Stati Uniti
ROMA – Novanta anni fa nel penitenziario di Charlestown, negli Stati Uniti, Ferdinando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti venivano giustiziati sulla sedia elettrica. Sacco e Vanzetti, due emigrati che lavoravano uno come operaio in una fabbrica di scarpe e l’altro come pescivendolo, furono arrestati e processati in relazione al duplice omicidio di un contabile e di una guardia del calzaturificio “Slater and Morrill” di South Braintree.
Accuse rivelatesi, poi, false ma nonostante la confessione di un detenuto portoghese, Celestino Madeiros, che confessò i delitti e le incongruenze emerse durante il processo Sacco e Vanzetti furono uccisi.
Cinquant’anni dopo la loro morte, il governatore dello Stato del Massachusetts, Michael Dukakis, riconobbe ufficialmente gli errori commessi nel processo e riabilitò completamente la memoria dei due anarchici e attivisti italiani.
Oggi anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, li ha ricordati con un messaggio inviato al Maestro Giuliano Montaldo, Presidente del Comitato per le celebrazioni del 90° anniversario dell’uccisione di Sacco e Vanzetti e del 40° anniversario della loro riabilitazione.
“Esprimo apprezzamento per le iniziative che il Comitato da lei presieduto intende promuovere in occasione del novantesimo anniversario della messa a morte dei connazionali Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Il ricordo di due onesti lavoratori italiani permetterà di rendere omaggio a tutti gli emigrati dall’Italia che hanno affrontato nel corso dei tempi privazioni ed emarginazione, nel durissimo sforzo quotidiano per la conquista di condizioni di vita migliori”.
“Nel sacrificio di Sacco e Vanzetti troviamo la generosa forza degli ideali di pacifica convivenza, di tolleranza politica, culturale, razziale e religiosa, sanciti ora nella nostra Costituzione. A lei, ai familiari e a tutti i membri del Comitato e dell’Associazione culturale di cui ricorre il 10° anniversario, rivolgo il mio saluto cordiale e partecipe” conclude il Capo dello Stato.