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Il Pavimento del Duomo di Siena: un capolavoro da scoprire

Matteo di Giovanni, Strage degli Innocenti, particolare. Siena, Cattedrale, Pavimento

Matteo di Giovanni, Strage degli Innocenti, particolare. Siena, Cattedrale, Pavimento

Fino al 25 Ottobre i visitatori potranno scoprire le meraviglie di artisti dal Trecento all’Ottocento

Per vedere il Pavimento dall’alto è possibile prenotare l’itinerario Opa Si pass Plus

SIENA – La magnifica Cattedrale di Siena, dal 18 agosto, corso il Palio dell’Assunta, fino al 25 ottobre, “ha scoperto” il suo Pavimento a commesso marmoreo straordinario, unico, non solo per la tecnica utilizzata, ma anche per il messaggio delle figurazioni, un invito costante alla Sapienza. Abitualmente, il prezioso tappeto di marmo è protetto dal calpestio dei visitatori e dei numerosi fedeli.

Si tratta del pavimento “più bello…, grande e magnifico”, che mai fosse stato fatto, secondo la nota definizione del Vasari, fra i più noti scrittori d’arte. È il risultato di un complesso programma iconografico realizzato attraverso i secoli, a partire dal Trecento fino all’Ottocento. La tecnica adoperata durante i secoli passati è quella del graffito e del commesso con marmi di provenienza locale come il broccatello giallo, il grigio della Montagnola, il verde di Crevole, ecc.

I cartoni preparatori per le cinquantasei tarsie furono disegnati da importanti artisti, quasi tutti “senesi”, fra cui il Sassetta, Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni, Domenico Beccafumi, oltre che da un pittore “forestiero” come l’umbro Pinturicchio, autore, nel 1505, del celebre riquadro con il Monte della Sapienza, raffigurazione simbolica della via verso la Virtù come raggiungimento della serenità interiore.

I visitatori potranno inoltre “deambulare” intorno al coro e all’abside dove si conservano le tarsie lignee di Fra Giovanni da Verona, eseguite con una tecnica simile a quella del commesso, con legni di diversi colori, raffiguranti vedute urbane, paesaggi e nature morte.

Il percorso completo OpaSiPass permette, oltre alla visita del Pavimento in cattedrale, quella al Museo dell’Opera ove si potranno ammirare, nella Sala delle Statue, i mosaici con i simboli delle città alleate di Siena e le tarsie originali di Antonio Federighi con le Sette età dell’Uomo. Nella Sala dei Cartoni, il cui ingresso fiancheggia la magnifica Maestà di Duccio, è visibile la celebre pianta del Pavimento del Duomo delineata da Giovanni Paciarelli nel 1884, che permette di avere un quadro d’insieme delle figurazioni e dell’itinerario che, dall’ingresso, conduce fino all’altar maggiore. Il percorso integrato prevede anche l’accesso alla cosiddetta “Cripta”, sotto il Pavimento del Duomo e al Battistero.

Contemporaneamente, per chi volesse vedere il Pavimento anche dall’alto, è possibile prenotare l’itinerario Opa Si pass Plus che, oltre all’accesso a tutti i siti museali del Complesso, permette la salita verso la Porta del Cielo. Continua infatti l’apertura straordinaria del magnifico percorso dei sottotetti: l’itinerario verso il ‘cielo’ della Cattedrale comincia da una scala a chiocciola inserita dentro una delle torri terminanti con guglie che fiancheggiano la magnifica facciata del Duomo.

Il “catalogo” relativo alla scopertura del Pavimento della Cattedrale, alla Porta del Cielo, dal titolo Virginis Templum (Siena, Cattedrale, Cripta, Battistero), pubblicato in cinque lingue, guiderà il visitatore all’interno del Complesso monumentale del Duomo. Il libro di Marilena Caciorgna contiene al suo interno un agile “percorso pavimento” graficamente segnato dai motivi ornamentali marmorei bianchi e verde scuro, una “guida” nella “guida”. Anche la pianta del Paciarelli, in maniera stilizzata, è rappresentata insieme alle altre che corredano il libro, quale utile strumento per il visitatore.

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