Trump telefona al premier giapponese Abe. Oggi riunione d’urgenza del Consiglio di Sicurezza dell’ONU
PYONGYANG – Tensione di nuovo alle stelle tra Corea del Nord e Stati Uniti dopo l’ennesimo lancio di un missile balistico da parte del regime di Kim Jong-un.
Dopo l’annuncio farsa dell’imminente attacco missilistico all’isola americana di Guam – fortunatamente mai avvenuto – poco prima di Ferragosto oggi Pyongyang è passata di nuovo alle vie di fatto.
La Corea del Nord ha lanciato infatti un missile balistico che ha sorvolato il Giappone ed è caduto in mare dopo aver percorso circa 2700 km.
L’ordigno si è inabissato al largo di Hokkaido e come riferisce la BBC nella sua edizione online è la terza volta che un lancio sorvola il territorio giapponese dopo il 1998 e il 2009.
Secondo gli analisti il missile, partito nelle vicinanze della capitale nordcoreana, sarebbe del tipo Hwasong-12 che raggiunge un altezza massima di circa 550 km.
Le reazioni della comunità internazionale non si sono fatte attendere. Il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha ordinato manovre aeree con quattro caccia F-15.
Il presidente americano Donald Trump ha avuto un colloquio telefonico con il premier giapponese Shinzo Abe ed entrambi hanno convenuto di mantenere alta la pressione sulla Corea del Nord. Per il primo ministro giapponese l’ultimo lancio “è di un’estrema gravità e costituisce una seria minaccia per la sicurezza dell’intera regione”.
Proprio per discutere di quest’ultimo aspetto oggi è stata convocata una riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza dell’ONU su richiesta di Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone. Sul tavolo le “minacce a pace e stabilità” da parte del regime di Pyongyang, per una crisi che sta tenendo in allarme anche la Russia. Il vice ministro degli Esteri Sergei Ryabkov ha detto che Mosca è “estremamente preoccupata” per quanto accaduto.