Le risorse saranno destinate alle regioni più colpite dell’Italia Centrale
STRASBURGO – Mentre nelle zone del Centro Italia colpite dalla sequenza sismica iniziata il 24 Agosto 2016 la ricostruzione tarda e le macerie sono ancora al loro posto, dall’Europa arrivano buone notizie per i cittadini delle aree terremotate.
I membri della commissione per i bilanci del Parlamento europeo hanno approvato lo stanziamento di quasi 1,2 miliardi di euro per i danni causati dai terremoti del 2016 e 2017 in Italia centrale.
Lo stanziamento di 1.196.797.579 di euro per il Fondo di solidarietà per l’UE (FSUE) è stato approvato con 36 voti a favore e uno contrario. Si tratta del più alto versamento della storia del Fondo.
L’Italia ha chiesto il pagamento di un anticipo, già interamente versato dalla Commissione europea il 29 novembre 2016, per un importo pari a 30 milioni di euro (importo massimo che può essere concesso in base al regolamento).
Fondi per ricostruzione, emergenza e messa in sicurezza
Tra la fine agosto 2016 e la metà di gennaio 2017, una serie di violenti terremoti con magnitudo variabile dai 5,9 ai 6,5 punti della scala Richter, seguita da diverse scosse di assestamento, ha colpito una vasta area degli Appennini nell’Italia centrale, in particolare Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. I terremoti hanno causato 333 vittime, danni rilevanti a infrastrutture e a imprese – in particolare nei settori agricolo e turistico. Nella regione, ci sono oltre 30.000 persone che necessitano assistenza.
Gli aiuti finanziari dell’FSUE possono essere utilizzati per coprire le spese di ricostruzione, le operazioni di emergenza e di sgombero e la messa in sicurezza dell’area colpita. L’Italia è già il maggiore beneficiario del Fondo di solidarietà, avendo ricevuto 1,3 miliardi di euro nei 15 anni di esistenza dell’FSUE.
Il relatore del Parlamento, Giovanni La Via (PPE) ha detto che “l’UE si è impegnata ad aiutare l’Italia a far fronte a questa tragedia e sono orgoglioso di poter affermare che ci stiamo riuscendo. 1,2 miliardi di euro rappresentano lo stanziamento più elevato mai erogato dal Fondo di solidarietà UE, che aiuterà la popolazione colpita dai terremoti di Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo a pianificare un nuovo futuro. Saranno, inoltre, un valido aiuto per la ricostruzione intrapresa dal nostro governo e dalle autorità locali”.
Prossime tappe
La plenaria del Parlamento dovrebbe approvare lo stanziamento, in via definitiva, il 13 settembre a Strasburgo. In caso di esito positivo della votazione, i fondi per la ricostruzione post sisma potrebbero essere disponibili entro una settimana.
L’EUSF è stato istituito nel 2002 in risposta a inondazioni nell’Europa centrale nell’estate di quell’anno. Da allora, i lavori di riparazione dopo 76 calamità – tra cui inondazioni, incendi boschivi, terremoti, tempeste e siccità – in almeno 24 paesi dell’UE hanno ricevuto un contributo dell’FSUE per un totale di oltre 5 miliardi di euro.