Codacons e Associazione Utenti dei servizi radiotelevisivi presentano anche l’osservatorio sulla qualità dei film
VENEZIA – Ha preso il via la 74ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia e come ogni anno, da ormai vent’anni, ritorna anche “Ridateci i soldi!”, l’iniziativa ospitata in un’area apposita del Lido e organizzata con la collaborazione di Gianni Ippoliti.
Il DNA dell’iniziativa non cambia: per una volta il pubblico è (davvero) lasciato libero di valutare le singole opere in gara, stroncandole senza pietà e senza quei manierismi cortesi che caratterizzano la critica “ufficiale”.
Sulla bacheca allestita al Lido, sotto l’attenta supervisione di Gianni Ippoliti, singoli cittadini e spettatori possono commentare in piena libertà il contenuto dei vari film in concorso alla Mostra del Cinema. Critiche, commenti, battute e “stroncature” riempiono rapidamente la bacheca e possono essere lette da chiunque – turisti e visitatori in primis – e poi riprese, fotografate, pubblicate sul web e sui social network, dove possono essere condivise.
Basti pensare che sono oltre 12mila i commenti raccolti nell’area allestita al Lido dalla prima edizione del concorso fino a quella del 2016. Anche quest’anno, come da tradizione, il commento più divertente e brillante, più efficace e irriverente, verrà individuato da una apposita commissione dell’Associazione (capitanata da Gianni Ippoliti) e premiato con la “Coppa Codacons”, una scultura realizzata dall’artista Ferdinando Codognotto.
Per l’edizione 2017 dell’iniziativa collaterale alla Mostra del Cinema di Venezia, però, ci sono alcune novità. Il Codacons, con la collaborazione dell’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi, ha infatti deciso di rendere permanente questo spazio di libertà e di critica. Per questo motivo, le due associazioni presentano l’Osservatorio sulla qualità dei film: una piattaforma dove gli utenti hanno già cominciato a condividere feroci stroncature sui film usciti durante l’anno. Per inviare la propria recensione all’Osservatorio, basta scrivere su Facebook alla pagina dell’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi o inviare il proprio commento all’indirizzo info@utentiradiotv.it.