Le prime parole dell’ex Los Angeles Lakers al sito ufficiale della Mens Sana
SIENA – Partito con la squadra stamani in direzione Brindisi per il Memorial Pentassuglia dell’8 e 9 Settembre, Devin Ebanks è già rimasto affascinato dalla Mens Sana. L’impiego in campo nel torneo pugliese non è certo e vedremo se coach Griccioli deciderà di anticipare il debutto della stella statunitense, ma intanto le sensazioni dell’ex Lakers sono più che positive dopo il suo arrivo a Siena.
L’ala/centro al termine del suo secondo giorno sul parquet del PalaEstra è entusiasta della città, dello staff e dei giocatori della Soundreef Mens Sana che lo hanno accolto.
Atterrato a Bologna domenica scorsa assieme alla fidanzata, Ebanks nei suoi primi giorni da biancoverde ha anche avuto modo di apprezzare la cucina toscana cenando in Piazza del Campo. Si è materializzato dunque il desiderio espresso alla società nel corso dei colloqui telefonici estivi: “I pici, per ora, sono il mio piatto preferito” ha rivelato l’americano che è rimasto particolarmente affascinato dalla Torre del Mangia.
L’arrivo di Ebanks ha portato sugli spalti del PalaEstra qualche decina di tifosi per assistere agli allenamenti. Molta la curiosità per l’ex Lakers che ancora deve raggiungere la forma fisica ottimale, ma ha già mostrato una notevole disinvoltura e originalità nel gioco di braccia e nel velocizzare gli scambi in attacco. Il giocatore classe 1989, nato nel Queens, si è esibito anche in un paio di entrate “avvitate” sotto le plance che hanno costretto i compagni a ricorrere al fallo.
Nelle lunghe sedute di tiro volute da coach Griccioli l’americano ha mostrato inoltre una particolare propensione per il tiro dall’angolo dove ieri pomeriggio ha fatto un dieci su dieci dalla linea dei 3 punti.
Un bel biglietto da visita, insomma, per lo statunitense che non gioca da fine Giugno quando ha lasciato il campionato “Superior Nacional”, la serie A portoricana.
Con la maglia dell’Atléticos de San Germán in 20 partite ha realizzato 414 punti (20.7 di media) con il 36% da tre (18/50) e il 59% da due (135/230) oltre a 1.9 assist e 4.2 rimbalzi.
Poi i guai con la giustizia, i domiciliari e alla fine l’arrivo a Siena che ha messo fine a un’estate “movimentata” e ha sancito l’inizio di una nuova avventura.
Devin, quali sono le tue prime impressioni dopo l’arrivo in città?
“In questi miei primi giorni in Italia mi sono trovato davvero bene, Siena è fantastica e mi è piaciuto molto tutto l’ambiente della Mens Sana che si è occupato di me e della mia fidanzata con grande attenzione. Anche con i miei compagni di squadra mi sono trovato subito bene”.
Nel weekend sarai con la squadra impegnata nel VII Memorial Pentassuglia a Brindisi ma la tua condizione non è ancora la migliore. I tifosi biancoverdi possono comunque stare tranquilli?
“Trovare la condizione migliore non sarà un problema, faccio questo nella vita e lavorando duro ogni giorno riuscirò a trovare in breve tempo il ritmo partita. Le mie sensazioni sono buone: sono pronto a disputare una grande stagione”.
Sei alla prima esperienza europea, se si esclude la breve parentesi in Israele con la maglia del Bnei Herzliya durata meno di un mese. Come te la immagini?
“Mi aspetto un gioco molto fisico ma sono pronto a tutto e non vedo l’ora di scendere in campo. Il mio obiettivo è lo stesso della squadra: riuscire a vincere il maggior numero possibile di partite nel prossimo campionato”.
La tua capacità di adattamento alla pallacanestro europea passa anche dal ruolo: sei pronto anche a giocare da centro?
“Sul parquet so adattarmi in più posizioni e credo che coach Griccioli sarà contento di questa mia caratteristica. Sono pronto ad aiutare i compagni con la mia esperienza e la mia leadership: so che sono stato scelto anche per questo”.
Sul tuo conto si è espresso con parole lusinghiere anche Kobe Bryant, ex compagno di squadra ai Lakers. Se potesse leggere questa tua intervista cosa gli vorresti dire?
“Ci siamo allenati spesso insieme ed è un giocatore e un ragazzo eccezionale. Ha sempre avuto grande fiducia in me e di questo non posso che ringraziarlo”.