Comitato Unitario delle Professioni in campo per contrastare le iniziative delle pubbliche amministrazioni su incarichi gratuiti agli iscritti agli albi
ROMA – “Il bando del Comune di Piana degli Albanesi per la posizione di assistente sociale a titolo gratuito è solo l’ultima, in ordine di tempo, di tante iniziative simili di volontariato forzato che confermano la necessità di stabilire un equo compenso per i professionisti”. Il Comitato Unitario delle Professioni manifesta così l’appoggio al Consiglio nazionale degli Assistenti Sociali nel combattere una battaglia, quella sull’ equo compenso, nell’interesse di tutte le professioni.
Sin dall’inizio dell’iter che ha portato alla recente approvazione del disegno di legge sul lavoro autonomo, il CUP ha fatto rilevare l’urgenza di introdurre una disposizione che conducesse alla definizione di corrispettivi economici idonei a costituire un efficace strumento di orientamento per i committenti e per i professionisti, nel rispetto dei principi di libera concorrenza e parità di trattamento.
Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri di un disegno di legge che detta nuove disposizioni in materia di equo compenso e clausole vessatorie nel settore delle prestazioni legali, il Parlamento ha la possibilità di dare entro la fine di questa legislatura le stesse garanzie anche agli altri iscritti agli ordini.
Grazie a due disegni di legge proposti rispettivamente dai Presidenti delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato, Cesare Damiano e Maurizio Sacconi. Il CUP auspica che “si possa ritornare al tempo in cui la giusta remunerazione della prestazione professionale era considerata condizione per garantire la qualità, quantità ma soprattutto la dignità del lavoro dei professionisti annullando quei provvedimenti che, in nome del mercato e della logica della concorrenza, avevano eliminato ogni riferimento tariffario”.