Soddisfatta la Ministra Fedeli: “La legge è chiara”. Il 3 Ottobre il Tar del Lazio si esprimerà sul ricorso del Codacons
VENEZIA – A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico nuovo caos sul fronte delle vaccinazioni obbligatorie dopo il dietrofront della Regione Veneto sulla moratoria ai vaccini.
Appena 48 ore fa la Regione aveva affermato che “in attesa di conoscere l’esito del ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge nazionale che impone l’obbligatorietà di dieci vaccini, presentato per supportare gli ottimi risultati ottenuti sinora con l’organizzazione attivata dal 2007, basata sull’informazione ai genitori, attraverso un decreto firmato dal Direttore Generale della Sanità Domenico Mantoan, la Regione del Veneto ha predisposto le indicazioni regionali in regime transitorio di applicazione della legge Lorenzin”.
“In attesa di eventuali ulteriori chiarimenti ministeriali, per quanto riguarda la frequenza dei servizi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia dall’anno scolastico 2017/2018 per i bambini già iscritti si applicherà il regime transitorio fino al 2019/2020 anno che prevede, invece, la decadenza dell’iscrizione” specificava ancora la Regione guidata dal Governatore Luca Zaia.
Oggi, però, è arrivata la retromarcia: il Veneto ha deciso di sospendere il decreto di moratoria di due anni per l’applicazione delle norme sui vaccini.
Soddisfatte la Ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, e quella dell’Istruzione, Valeria Fedeli che avevano scritto a Zaia per chiedere un ripensamento.
La titolare dell’Istruzione in una nota sottolinea che “la legge è chiara e va rispettata. Sono soddisfatta perciò della decisione della Regione Veneto di sospendere il decreto di moratoria di due anni per l’applicazione delle norme sui vaccini”. “Il decreto-legge sui vaccini è un provvedimento che guarda alla salute pubblica, la sua corretta attuazione è per questo particolarmente importante”, prosegue Fedeli.
“La legge è chiara e, proprio perché siamo convinti che il confronto con le famiglie sia fondamentale, proprio perché vogliamo accompagnare le scuole nelle nuove operazioni necessarie per vaccinare bambine e bambini, sono stati messi in campo tutti gli strumenti per poter attuare al meglio la legge e semplificare le procedure a carico di scuole e famiglie” conclude.
Tar del Lazio deciderà il 3 Ottobre sul ricorso del Codacons
Intanto il Tribunale amministrativo del Lazio ha fissato al prossimo 3 Ottobre la decisione sul ricorso promosso dal Codacons contro il decreto Lorenzin sull’obbligo vaccinale per le iscrizioni alle scuole.
Nello specifico l’associazione si era rivolta al Tar chiedendo misure cautelari monocratiche urgenti contro la circolare dell’1.9.2017 dei Ministeri della Salute e dell’Istruzione, nella parte in cui impone ai genitori l’obbligo della presentazione della documentazione vaccinale entro la data dell’11 settembre. Questo perché il termine perentorio sta causando caos e disagi alla popolazione, come attestano le lunghe file alle Asl, le difficoltà nelle prenotazioni e le posizioni critiche assunte dalle regioni Lombardia e Veneto.
Il Presidente della sezione terza quater del Tar (Leonardo Pasanisi) ha emesso poco fa un decreto col quale, “considerato che la circolare impugnata prevede che entro tale termine possa essere presentata una semplice dichiarazione sostitutiva e che la relativa documentazione debba, in tal caso, essere presentata entro il ben più ampio termine del 10 marzo 2018 […] Fissa la trattazione collegiale in camera di consiglio del 3 ottobre 2017”.
“Le famiglie tirano un sospiro di sollievo – afferma il presidente Carlo Rienzi –. Anche il Tar infatti ha ritenuto valido il sistema dell’autodichiarazione per rinviare l’obbligo della vaccinazione, e ciò è positivo perché consentirà alle famiglie di uscire fuori dal pantano creato dal decreto Lorenzin, varato con eccessiva fretta e senza tenere conto delle esigenze ei cittadini”.
La battaglia del Codacons contro la legge sulle vaccinazioni prosegue, e il prossimo 3 ottobre il tribunale dovrà pronunciarsi su una serie di motivi di illegittimità che mettono a rischio l’impianto stesso del decreto. Intanto, fa sapere l’associazione dei consumatori, tutti i genitori contrari alle vaccinazioni obbligatorie imposte dalla nuova legge, possono aderire al ricorso collettivo seguendo le indicazioni riportate sul sito www.codacons.it.