A Urbino, Fano, Pesaro, si potranno ammirare opere “inedite”di grandi artisti del Rinascimento italiano
URBINO – In circa cinque mesi sono state registrate più di 48.000 presenze nelle sale espositive di Urbino, Fano, Pesaro che, dalla scorsa primavera, ospitano la mostra Rinascimento segreto, a cura di Vittorio Sgarbi.
Un successo di pubblico, ampiamente condiviso dalla critica e dai commenti favorevoli dei media, che dimostra la validità degli eventi espositivi realizzati dal noto critico d’arte e che ha indotto gli organizzatori a prorogare la mostra di un mese.
Fino al 1° ottobre i visitatori potranno, perciò, continuare ad ammirare, nelle tre sedi di Urbino (Palazzo Ducale, Sale del Castellare), di Pesaro (Musei Civici di Palazzo Mosca) e di Fano (Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano, Sala Morganti), splendide opere e diversi capolavori dei maestri del Rinascimento, pressocchè degli “inediti”, in quanto lavori poco conosciuti non esposti nei musei pubblici, ma di proprietà di fondazioni bancarie, istituzioni e collezionisti privati.
Oltre a maestri di scuola marchigiana (Giacomo di Nicola da Recanati, Giovanni Antonio da Pesaro), sono stati selezionati capolavori inediti o ancora poco noti di artisti rappresentativi delle principali scuole pittoriche della penisola: toscana (Piero del Pollaiolo, Francesco di Giorgio Martini, Benvenuto Cellini, Pontormo, Baccio Bandinelli, Matteo Civitali, Agostino di Duccio, Desiderio da Settignano, Antonio Rossellino, Giovan Francesco Rustici); veneta (Bonifacio de’ Pitati, Giovanni Bonconsiglio detto Marescalco, Marco Bello, Bernardino Licinio, Filippo da Verona); ferrarese (Maestro di Casa Pendaglia,Maestro delle Anconette ferraresi, Antonio Cicognara, Benvenuto Tisi detto Garofalo, Dosso Dossi, Ludovico Mazzolino, Giovanni Battista Benvenuti detto Ortolano); lombarda (Antonio de Carro, Gasparo Cairano, Agostino de Fondulis, Giovanni Agostino da Lodi, Cesare Magni, Defendente Ferrari, Gaudenzio Ferrari); emiliana e romagnola (Maestro di Castrocaro, Giovanni Francesco da Rimini, Bernardino da Tossignano, Severo da Ravenna, Marco Palmezzano, Bartolomeo Ramenghi detto il Bagnacavallo, Girolamo Marchesi detto da Cotignola, Francesco Zaganelli, Antonio da Crevalcore, Parmigianino, Giacomo e Giulio Francia, Amico Aspertini); umbra, adriatica e centroitaliana (Paolo da Visso, Nicolò di Liberatore detto l’Alunno, Raffaello, Perugino, Giulio Romano, Giovan Francesco Penni, Liberale da Verona, Cola dell’Amatrice).
“Rinascimento segreto – spiega Vittorio Sgarbi- è una mostra difficile. C’è una complessità di ricerca sia delle opere che degli autori che rende questa mostra di livello sofisticato. Accanto a Raffaello e Perugino, si possono ammirare tanti artisti che ancora si muovono nell’anonimato, conquiste della ricerca critica recente o artisti pur conclamati ma ancora oggetto di studio”.
“Tutte le scuole del Rinascimento italiano sono raccolte nella mostra di Urbino, il settore veneziano è ospitato a Pesaro, connesso alla grande Pala del Bellini. Nella sezione di Fano, con riferimento alla grande tradizione romana, si mostrano le sculture, che raccontano meglio il collegamento con l’arte plastica del mondo antico, insieme a ceramiche ed oreficeria. Questo Rinascimento segreto, nel suo percorso d’insieme, diventa così per il visitatore un Rinascimento rivelato” aggiunge.
Il risultato positivo di Rinascimento segreto premia la collaborazione tra le istituzioni pubbliche e private e il progetto diffuso promosso da Comune di Urbino, Comune di Pesaro e Comune di Fano, con il patrocinio e contributo della Regione Marche, dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Pesaro e Urbino e dell’Anci Marche.
Ad ospitare Rinascimento Segreto ad Urbino sono le Sale del Castellare del Palazzo Ducale, uno dei più interessanti esempi architettonici ed artistici dell’intero Rinascimento italiano progettato dal duca Federico da Montefeltro. Nella sede urbinate sono raccolti dipinti e disegni realizzati da artisti rappresentativi delle principali scuole pittoriche italiane: da quella toscana a quella ferrarese, da quella emiliana e romagnola a quella centroitaliana (tra cui Raffaello, Perugino e Cola dell’Amatrice).
Ai Musei Civici di Palazzo Mosca a Pesaro la collezione ruota attorno a uno dei maggiori capolavori del Rinascimento italiano: la Pala dell’Incoronazione della Vergine di Giovanni Bellini, punto di partenza della mostra. La raccolta permanente è arricchita da pregevoli dipinti realizzati da artisti in parte meno celebri ma altrettanto degni di nota.
Per la sede di Fano, in riferimento alla tradizione romana della città, è stato selezionato un nucleo di sculture realizzate da abili artisti come Desiderio da Settignano, Antonio Rossellino e Agostino di Duccio.
I visitatori che fino a oggi si sono recati ad ammirare le opere esposte in Rinascimento segreto, sono giunti, non solo da tutte le regioni italiane, ma anche dall’estero, moltissime sono state le presenze delle famiglie e dei gruppi organizzati.
Il catalogo di Rinascimento segreto, a cura di Vittorio Sgarbi e Pietro Di Natale (Maggioli Editore), è un ricco volume che contiene i saggi critici, le schede storico-critiche e le immagini a colori delle opere. E’ disponibile nelle tre sedi di mostra oppure è acquistabile online (www.sistemamuseoshop.it).
Rinascimento segreto
Sedi: Urbino, Palazzo Ducale, Sale del Castellare;
Fano, Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano, Sala Morganti;
Pesaro, Palazzo Mosca, Musei Civici
Info e prenotazioni:
Pesaro – Palazzo Mosca, Musei Civici tel. 0721 387541 / pesaro@sistemamuseo.it; Sistema Museo Call center 0744 422848 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, sabato dalle 9 alle 13, escluso i festivi) – callcenter@sistemamuseo.it